Cinque anni dopo il trionfo dell’Inter di Josè Mourinho, il calcio italiano è di nuovo in finale di Champions League. A centrare la clamorosa impresa, impensabile all’inizio della stagione, è stata la Juventus allenata da Massimiliano Allegri, che dopo la vittoria per 2-1 allo Stadium di Torino contro i campioni in carica del Real Madrid di Carlo Ancellotti e Cristiano Ronaldo, è riuscita ad uscire indenne dal Santiago Bernabeu, pareggiando uno a uno, e a qualificarsi per la finale di Berlino, dove il prossimo 6 giugno contenderà al Barcellona il più prestigioso trofeo per club del calcio europeo.
Una Juventus coraggiosa e consapevole della propria forza è riuscita a recuperare il gol messo a segno da Cristiano Ronaldo intorno al ventesimo minuto del primo tempo della sfida di ritorno, su un calcio di rigore abbastanza dubbio, concesso dall’arbitro Ericsson per l’atterramento del colombiano James Rodriguez, ad opera di un Giorgio Chiellini, troppo irruento in una situazione che non richiedeva una tale foga. L’eroe della semifinale, per i bianconeri, è stato lo spagnolo Alvaro Morata, acquistato in estate proprio dai blancos, nella cui “cantera” è cresciuto e si è formato. Dopo aver realizzato il gol dell’uno a zero nella partita di andata “el nino” è risultato decisivo anche al ritorno, concretizzando con un bel sinistro da distanza ravvicinata, una sponda aerea del rientrante Paul Pogba. Una volta subito il pareggio, il Real Madrid si è man mano spento, vivendo soltanto sulle fiammate di un Gareth Bale volenteroso, ma piuttosto impreciso. Nel finale è stata la Juve ad aver le migliori occasioni per segnare il gol del due a uno, ma Iker Casillas è stato bravo a disinnescare i tentativi di Marchisio prima e Pogba poi.
A fine match, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha voluto sottolineare la straordinaria unità della sua squadra: “Ho un gruppo di giocatori straordinario, che nella sofferenza e nelle difficoltà si è esaltato. La squadra è cresciuta, è migliorata tanto. Ed oggi abbiamo eliminato una delle tre squadre più forti d’Europa”. Deluso invece Carlo Ancellotti, secondo il quale i veri errori la sua squadra li ha commessi nella partita di andata: “La partita l’abbiamo giocata fino all’ultimo, con tutto lo sforzo possibile. Abbiamo avuto molte opportunità per segnare e poi abbiamo preso gol su palla inattiva. La squadra ha dato tutto stasera. Se dobbiamo rimproverarci qualcosa è nella gara d’andata”.
Erano 12 anni che la Juventus mancava dall’ultimo atto della Champions League. L’ultima volta, la squadra allenata da Marcello Lippi e della quale già faceva parte l’attuale capitano Gianluigi Buffon, fu sconfitta a Manchester ai calci di rigore dal Milan, allenato proprio da Ancellotti. Da allora la società torinese ne ha passate tanti, da Calciopoli, alla serie B, fino alla rinascita, culminata nella magica nottata di Madrid. Quella del 6 giugno sarà l’ottava finale per la squadra bianconera, che ha un bilancio nella partita decisiva di due vittorie e cinque sconfitte. L’avversario, come detto, sarà il Barcellona di Leo Messi e Luis Enrique, che in semifinale ha eliminato il Bayern Monaco. La formazione italiana parte sicuramente sfavorita, vedendo i valori tecnici dei singoli giocatori, ma lo stesso poteva dirsi anche prima della sfida con il Real Madrid.
Luca Marrelli
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