La morsa della crisi economica continua a stringere il collo dei lavoratori e delle aziende italiane, sempre più spesso costrette a ricorrere agli ammortizzatori sociali, per ovviare alle difficoltà economiche, persistenti, a dispetto degli annunci che parlano di recessione finita e di Italia vicina all’uscita dal tunnel della crisi. Tuttavia, seppur allarmanti, almeno i dati riguardanti la Cassa Integrazione fanno registrare un calo rispetto a quelli riguardanti lo stesso periodo dello scorso anno.
La realtà delle cose, al di là degli annunci e degli asettici dati macroeconomici, è molto diversa e parla di un Paese reale ancora in grandissima difficoltà. Nel mese di aprile infatti, secondo i dati resi noti oggi dall’Inps, sono state autorizzate complessivamente 61 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG), con una diminuzione del 36,9% rispetto ad aprile 2014, mese nel quale le ore autorizzate sono state 96,7 milioni. Nel confronto con il mese di marzo 2015 i dati destagionalizzati evidenziano al contrario un aumento, con una variazione congiunturale del +3,6% per il totale degli interventi di cassa integrazione. Dall’analisi nel dettaglio dei dati di aprile 2015 emerge che le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria (CIGO) sono state 19,5 milioni. Nel mese di aprile 2014 erano state 22,5 milioni: si è quindi registrata una diminuzione tendenziale del 13,6%. In particolare, la flessione è stata pari al 9% nel settore Industria e al 23,9% nel settore Edilizia. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (CIGS) autorizzate ad aprile 2015 è stato di 37,4 milioni, con una riduzione del 32,8% rispetto ad aprile 2014, nel corso del quale erano state autorizzate 55,6 milioni di ore. Infine, per quanto riguarda gli interventi in deroga (CIGD) – che come noto risentono dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti – le ore autorizzate ad aprile 2015 sono state pari a 4,2 milioni, con un decremento del 77,3%, rispetto ai 18,6 milioni di ore autorizzate nel mese di aprile 2014.
Anche i dati riguardanti le richieste del sussidio di disoccupazione rimangono piuttosto allarmanti. Nel mese di marzo, rileva sempre l’Inps, sono state presentate infatti, 86.316 domande di ASpI, 27.846 domande di mini ASpI, 263 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 4.361 domande di mobilita’, per un totale di 118.786 domande, il 15,5% in meno rispetto alle 140.571 del mese di marzo 2014.
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