Con profonda tristezza abbiamo ricevuto la notizia della scomparsa di Teresa Nascimbeni, che lascia un vuoto infinito, in nessun modo colmabile, nei cuori di tutti coloro che l’hanno conosciuta e che hanno amato in lei la forza d’animo, la bontà infinita e quella caparbietà tutta sua grazie alle quali ha portato avanti l’opera meritoria dell’ANFE in Michigan, in particolar modo con la Fondazione ANFE Light of Life, a favore dei bambini affetti da retinopatia del prematuro (R.O.P.) e a sostegno dei loro genitori.
Il cordoglio della famiglia dell’ANFE è un coro di voci che si alza da ogni parte del mondo, al di qua dell’oceano, dove Learco Saporito, Presidente onorario dell’ANFE, insieme a Maddalena Buonauro, Presidente dell’ANFE Campania, piangono l’amica Teresa, del cui operato sono stati i primi testimoni e sostenitori; al di là dell’oceano, in U.S.A., dove Anthony Tufano ricorda la compagna di tante imprese a favore della comunità italo-americana.
E così in Italia, qui all’ANFE Nazionale, soffrono insieme a me i componenti del Direttivo nazionale e il Direttore Gaetano Calà, che durante i suoi viaggi presso la comunità emigrata ha raccolto le voci di tutti gli italiani che sono stati testimoni e destinatari dell’abnegazione e dell’amore con cui Teresa compiva ogni sua azione a favore della comunità. Così Elisabetta Briguglio, Capo Segreteria Nazionale, ha assistito Teresa e i suoi collaboratori all’opera a Roma, durante le visite di controllo dei giovanissimi operati a Detroit, toccando con mano il risultato della caparbietà di Teresa, che insieme ai genitori dei bambini di Light of Life non hanno lasciato nulla di intentato: ognuna delle centinaia di operazioni compiute al Beaumont Hospital, dai dottori e amici dr. Antonio Capone e dr. Michael Trese, ha ottenuto due risultati importanti, il mantenimento di uno spiraglio negli occhi dei bambini affetti da R.O.P. e di una speranza nei cuori dei genitori.
Era proprio questo che faceva Teresa, faceva in modo che non ci fosse mai il buio dello sconforto nella vita di tutti coloro che incontrava e negli occhi di quei bambini che amava più di se stessa. Teresa, con la tua dipartita abbiamo l’unico conforto di sapere che non soffri più per la malattia che ti affliggeva da anni e che ti ricongiungerai ai tuoi cari, ma il vuoto che crea la tua assenza rende questo mondo più povero e noi orfani di una donna di cui saremo indegni eredi ma caparbi prosecutori di un’opera tanto preziosa: ci impegneremo affinché nessuna luce si spenga, prima tra tutte quella del tuo ricordo.
Con tutto il nostro affetto
Paolo Genco
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