L’Italia torna da Cannes a mani vuote e con l’amaro in bocca per un Festival avaro di soddisfazioni. Tornano a casa senza l’agognata Palma d’Oro Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Riccardo Garrone, i cui film, “Mia Madre”, “La Giovinezza” e “Il Racconto dei Racconti” erano considerati tra principali favoriti per la vittoria alla vigilia del più prestigioso premio in palio sulla croisette. Il vincitore della 68esima edizione del Festival del cinema più prestigioso d’Europa è stato “Deephan”, un film sul tema dell’emigrazione, diretto dal francese Jacques Audiard (nella foto), che è stato preferito alle produzioni italiane, dalla giuria capeggiata dai fratelli Coen.
Il Gran Prix Speciale della Giuria, ovvero il riconoscimento che spetta al film che ha mostrato la maggiore originalità o il più forte spirito di ricerca, è andato a “Son of Saul”, opera prima dell’ungherese Laslò Nemes, ambientata in un campo di concentramento nazista. Il cinese “The Assassin di Hou Hsiao-Hsien” è stato invece insignito della palma alla miglior regia.
Per quanto riguarda i premi individuali, quello per la migliore interpretazione maschile è andato a Vincent Lindon, protagonista di “La Loi Du Marchè” di Stephane Brizè. Il riconoscimento alla migliore attrice è andato invece a Rooney Mara, una delle due protagoniste del film “Carol” di Todd Haynes. L’attrice statunitense, famosa per la sua partecipazione alla saga Millennium, ispirata ai romanzi di Stig Larsson, ha soffiato la palma alla sua collega di set e “compagna” nel film, Cate Blanchett, considerata la favorita numero uno per la vittoria alla vigilia. Il premio alla migliore interprete femminile va, ex aequo, anche a Emanuelle Bercot, coprotagonista del film con Vincent Cassel “Mon Roi”. Il premio della Giuria è andato al greco “The Lobster” di Yorgos Lanthimos, mentre la palma per la migliore sceneggiatura se la è aggiudicata “Chronic”, di Michel Franco.
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