Mentre all’Expo di Milano, il cibo è l’argomento centrale della manifestazione planetaria, con lo slogan “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, quale tematica centrale che attraversa tutti gli stand espositivi della kermesse milanese, anche la Regione Abruzzo, nel suo piccolo, si mobilita con l’obiettivo di tutelare il più possibile un valore fondamentale quale è il cibo. In quest’ottica, nella seduta del 26 maggio, il Consiglio Regionale ha approvato in via definitiva una modifica al testo dello Statuto regionale, che introduce, all’articolo 7 bis dello stesso, il “diritto al cibo”.
Questo il testo dell’articolo introdotto nello Statuto: “Diritto al cibo: 1.La Regione promuove il diritto al cibo e ad una alimentazione adeguata, intesi come diritto ad avere un regolare, permanente e libero accesso a un cibo di qualita’, sufficiente, sano e culturalmente appropriato, che garantisca il soddisfacimento mentale e fisico, individuale e collettivo, necessario a condurre una vita degna; 2. Per il conseguimento delle finalita’ di cui al comma 1, la Regione contribuisce a favorire e determinare misure per il contrasto alla malnutrizione, sia nella forma di denutrizione che di sovrappeso e obesità, per la lotta agli sprechi, in particolare alimentare, e ai cambiamenti climatici, quali aspetti fondamentali del diritto alla salute, anche nella sua specificazione di diritto ad un ambiente sano e ne sostiene le attività di informazione e sensibilizzazione”.
L’Abruzzo è la prima Regione d’Italia che, sulla spinta dell’Expo, introduce tra i suoi principi fondamentali il diritto al cibo. “In questa edizione dell’Expo, contrariamente alle passate edizioni ci si è posti l’obiettivo di lasciare un lascito immateriale, sancire un nuovo diritto”, dice il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Camillo D’Alessandro, titolare anche della delega all’Expo. “Ora la prossima meta è quella dell’inserimento del diritto al cibo nella Costituzione italiana, come hanno auspicato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina”.
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