Una marcia davanti al Parlamento, il 3 giugno, per chiedere “una dichiarazione di emergenza nazionale” e “l’effettiva applicazione della legge del 2009 che prevede la protezione integrale delle donne che denunciano maltrattamenti”. A promuoverla, a Buenos Aires, è un gruppo di giornalisti, artisti e attivisti, che così vogliono scuotere l’opinione pubblica sull’aumento dei casi di violenza di genere.
Con l’hashtag #NiUnaMenos, l’iniziativa è stata promossa sui social network, ottenendo l’adesione delle “Madres de Plaza de Mayo” e d’importanti sindacati. Secondo i dati pubblicati dall’Ong “La Casa dell’Incontro”, si parla di 1.808 donne assassinate dal 2008 e di 200 bambini che avrebbero perso le loro madri. L’Argentina sarebbe diventata il Paese dell’America del Sud nel quale muoiono più donne a causa della violenza di genere: solo nel 2014 sarebbero state uccise come conseguenza di questo flagello 277 donne e bambine, 95 di esse a opera di mariti o fidanzati e 61 da parte di ex conviventi.
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