Un reportage televisivo sul mondo dell‘immigrazione all’Aquila, tra integrazione sociale difficile ma spesso anche riuscita, con giovani kossovari, albanesi, marocchini che si danno da fare per integrarsi al meglio, anche di creare occasioni di legame con gli aquilani e poi d’integrazione per i loro connazionali. Un lavoro che mostra attraverso alcune storie opposte di integrazione la vita quotidiana di una famiglia di marocchini al limite della sopravvivenza, a Tornimparte, a pochi chilometri dall’Aquila, città terremotata dal tessuto sociale sfaldato, il loro legame con la terra d’origine, la difficoltà di rispettare e professare culti diversi in una terra, l’Italia, ancora propensa al pregiudizio razziale, mentre è ancora vivo il dramma degli attentati di Parigi, Copenaghen, Melbourne. E racconta di Duli, giovane albanese all’Aquila da quando ha 3 anni, che ha fatto dell’integrazione sociale dei suoi connazionali in città la sua battaglia personale. Di questo parla l’approfondimento televisivo “Integrazione sociale – Voci di città”, realizzato dalla giornalista Marianna Gianforte e dal regista documentarista Donatello Ricci, gli unici aquilani che sono rientrati nella terna dei finalisti (ricevendo una menzione speciale) della quarta edizione del Premio giornalistico nazionale Angelo Maria Palmieri.
“Voci di città” è il reportage trasmesso il 28 febbraio scorso sulla Web tv Sociale “tiKotv“, testata rivolta ai contenuti sociali, alla solidarietà, alla scoperta di storie che resterebbero altrimenti nel sottofondo di quelle più, come si dice nel gergo giornalistico, “notiziabili”, appetibili, anche spettacolarizzabili. La cerimonia si è svolta giovedì 28 maggio nella sala convegni dell’ex Arssa ad Avezzano. I finalisti della categoria senior del concorso sono, oltre agli aquilani: Dario Falcini (Pagina 99), Tamara Ferrari (Vanity Fair), Lorenzo Tondo (Repubblica). Per la categoria Junior le borse di studio sono state assegnate agli studenti della Scuola di giornalismo della Luiss Guido Carli di Roma: Valentina Berdozzi, Camilla Romana Bruno, Eugenio Murrali, Claudia Guarino, Ludovica Liuni e Benedetta Michelangeli. Il Premio, su iniziativa di Fiaba Onlus e della Biblioteca e associazione culturale “Angelo Maria Palmieri”, è stato organizzato grazie al sostegno dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, della Fondazione Carispaq e della Banca di Credito Cooperativo di Roma e con il patrocinio del Comune di Avezzano, della Regione Abruzzo e della Provincia dell’Aquila. Alla premiazione nella Sala convegni dell’ex Arssa ad Avezzano, sono intervenuti il presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, il presidente Fiaba onlus Giuseppe Trieste, il presidente dell’associazione culturale “Angelo Maria Palmieri” Giuliana Marrocco, e i giornalisti che hanno fatto parte della giuria Giuseppe Sanzotta, Fabio Torriero e Marco Conti.
La cerimonia di consegna dei premi è stata soprattutto l’occasione per approfondire il momento di crisi economica e di cambiamento che l’editoria sta vivendo. Il presidente Pallotta ha rimarcato la situazione di sfruttamento in cui si trovano a lavorare i giornalisti, soprattutto i più giovani, “sempre più sottopagati”. Il presidente di Fiaba onlus, Giuseppe Trieste ha sottolineato invece l’importanza di costruire città senza barriere architettoniche, di impegnarsi, società e istituzioni insieme, a rendere i luoghi abitati a portata di chi ha una disabilità.
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