Mafia Capitale, parte seconda. Blitz anche a L’Aquila

Si arricchisce di un secondo capitolo l’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo”, che nello scorso mese di dicembre, portò a decine di arresti tra Centro e Sud Italia e allo smantellamento di un’organizzazione con finalità criminali divenuta celebre con il nome di “Mafia Capitale”. Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Ros stanno operando […]

Si arricchisce di un secondo capitolo l’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo”, che nello scorso mese di dicembre, portò a decine di arresti tra Centro e Sud Italia e allo smantellamento di un’organizzazione con finalità criminali divenuta celebre con il nome di “Mafia Capitale”. Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Ros stanno operando una nuova ondata di arresti, tra Abruzzo, Lazio e Sicilia, in particolare nelle provincie di Roma, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Catania ed Enna. Sarebbero, fino a questo momento, 44 le persone tratte in arresto dalle forze dell’ordine, alle quali si devono aggiungere altri ventuno indagati, per il momento a piede libero.

Sullo sfondo del business dei migranti e alla gestione dei campi di accoglienza ad essi riservati, sono molti i nomi noti coinvolti. Il più pesante è sicuramente quello del Consigliere Regionale di Forza Italia nel Lazio Luca Gramazio. In manette sono finiti anche Massimo Caprari (Centro Democratico), l’ex Presidente del Consiglio Regionale Mirko Coratti (Pd), l’ex assessore laziale Daniele Azzimo (Pd), Pierpaolo Pedetti (Pd) e Franco Figurelli, ex capo della segreteria del Consiglio Regionale. Per quanto riguarda l’Abruzzo e in particolare la Provincia dell’Aquila, il coinvolgimento del nostro territorio per il momento sarebbe limitato alla marsicana Pierina Chiaravalle, già sottoposta agli arresti nello scorso dicembre, strettissima collaboratrice di Salvatore Buzzi, uno dei leader e grande “macchinatore” delle coop nella Capitale.

Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla procura distrettuale antimafia di Roma, si parla di una molteplicità di reati commessi a vario titolo. Si va dall’associazione di stampo mafioso alla corruzione, passando per la turbativa d’asta, false fatturazioni e trasferimento fraudolento di valori. In questo momento, oltre agli arresti, si sta procedendo anche ad alcune perquisizioni, nei confronti delle 21 persone indagate a piede libero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *