“Educare oltre confine – Storie, narrazioni, intercultura: un’esperienza aquilana” si chiama così il convegno che si è svolto nell’aula magna della facoltà di scienze umane dell’università dell’Aquila. Un appuntamento inserito nell’ambito del progetto “L’Aquila oltre i confini”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Fondo dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato organizzato dall’Associazione Bibliobus, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila e le Associazioni Koinonia, Ricostruire Insieme e Comitato Territoriale ARCI L’Aquila.
L’evento rientra anche all’interno del festival “Migrando che fa seguito alla realizzazione di attività trasversali per la promozione dell’intercultura in ambito scolastico quali laboratori di narrazione autobiografica nelle scuole elementari, percorsi di lettura ad alta voce per insegnanti ed educatori, momenti formativi per studenti della facoltà di Scienze della Formazione. “Abbiamo fatto raccontare ad ogni bambino la sua storia”, ci racconta Annalisa D’Antonio di Bibliobus. “Racconti trascritti nei quaderni tradotti in diverse lingue. un approccio olistico che ben si adatta al processo educativo del bambino”.
L’Associazione Bibliobus L’Aquila, nata dopo il terremoto del 6 aprile 2009, persegue obiettivi di promozione culturale e socio-educativa attraverso la promozione della lettura quale strumento indispensabile per la crescita individuale e collettiva finalizzata alla costruzione di una società solidale e interculturale.
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