I prestiti alle famiglie e alle imprese restano in calo, come a marzo, mentre frena l’aumento delle sofferenze. A renderlo noto è la Banca d’Italia. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,4 per cento, come a marzo. I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,2 per cento sui dodici mesi (-0,3 nel mese precedente); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 2,2 per cento, come a marzo. Per quanto riguarda, invece, le sofferenze, il tasso di crescita sui dodici mesi, senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche è risultato pari al 14,8 per cento (14,9 per cento a marzo).
I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 2,86 per cento (2,95 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,49 per cento (8,46 per cento a marzo). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,13 per cento (3,09 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,78 per cento (1,77 per cento a marzo). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,62 per cento (0,65 per cento nel mese precedente).
Sul fronte della raccolta, ad aprile il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato e’ stato pari al 3,6 per cento (3,3 per cento a marzo). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 18,2 per cento su base annua (-17,5 per cento nel mese precedente).
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