Da una analisi della Coldiretti/Ixe’ emerge “un aumento dell’8 per cento dei vacanzieri in occasione del primo week end dopo la fine delle scuole che da’ il via alle prime partenze. Sono infatti 30 milioni gli italiani adulti che hanno deciso di trascorrere una vacanza durante l’estate 2015 per un spesa complessiva che raggiunge il valore di 15,1 miliardi tra alloggio, alimentazione, servizi e svaghi”. Rispetto allo scorso anno- sottolinea la Coldiretti- c’è pero’ un 16 per cento degli italiani che dichiara di spendere di meno ma anche un 3 per cento che ha deciso di aumentare il budget. Ben il 14 per cento degli italiani in vacanza parte a giugno, anche per avvantaggiarsi delle offerte convenienti con i listini per l’alloggio, il vitto ma anche per le attività ricreative che possono essere scontati anche del 30 per cento”.
La Coldiretti evidenzia che “particolarmente gettonate quest’anno sono le vacanze brevi, con l’11 per cento degli italiani che prevede una durata inferiore ai tre giorni, il 17 per cento da 4 giorni ad una settimana, il 16 per cento da una a due settimane, l’8 per cento da due a tre settimane, il 4 per cento da tre a quattro settimane e il 3 per cento oltre un mese, tra quelli che hanno già deciso. Rispetto allo scorso anno l’8 per cento ha scelto destinazioni piu’ vicine mentre il 6 per cento le ha allungate. In ogni caso l’82 per cento dei vacanzieri resterà in Italia con il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 seguito dalla montagna con il 18 per cento ma non mancano scelte alternative con l’aumento delle presenze in campagna che è scelta dal 5 per cento dei vacanzieri. Meno di uno italiano in vacanza su tre (31 per cento)- precisa la Coldiretti- ha scelto di alloggiare in alberghi o pensioni con il 36 per cento che si è orientato verso case o appartamenti di proprietà, di parenti e amici mentre un ulteriore 15 per cento le affitta”.
Per la Coldiretti “il fatto che sei italiani adulti su dieci abbiano deciso di trascorrere una vacanza in estate con un aumento dell’8 per cento rispetto allo scorso anno, che ha lasciato un bilancio pesantemente in rosso, è un importante segnale di incoraggiamento. La ripresa del settore turistico- sottolinea la Coldiretti- ha un effetto diretto su tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, all’informazione, ai servizi e all’assistenza alla clientela ma a beneficiare del maggiore flusso sono tutte le strutture economiche impegnate ad offrire prodotti e servizi, a partire da quelle agroalimentari con circa 1/3 della spesa turistica che è destinata al cibo”.
Infine: “Un segnale positivo viene anche dall’aumento degli arrivi dei turisti stranieri in Italia, con un tasso di crescita del 5 per cento dai Paesi extraeuropei spinto dal miglioramento della situazione economica ma anche dall’appuntamento dell’Expo, secondo le previsioni Ciset per il 2015″.
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