Quella di ieri, potrebbe essere stata una giornata storica per la As Roma. La società calcistica capitolina, arrivata seconda nell’ultimo campionato di serie A, ha consegnato nelle mani del Sindaco di Roma Ignazio Marino, il progetto esecutivo del nuovo stadio e dell’adiacente business park, che nelle idee della società dovrà andare a sostituire lo storico Stadio Olimpico Comunale, con un impianto di proprietà della società stessa, che sarebbe il secondo della Serie A italiana, dopo lo Juventus Stadium di Torino.
La giornata è iniziata alle 9 a Palazzo Senatorio, con Mark Pannes, responsabile della società giallorossa del progetto, Luca Parnasi, Ceo di Eurnova e che si occuperà con la sua società di concretizzare un sogno che si perde nella notte dei tempi, e l’architetto tedesco Daniel Libenskid, i quali dopo una foto davanti alla Lupa capitolina, con tanto di slide, hanno consegnato e illustrato il progetto a Ignazio Marino e all’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo. Quaranta minuti di incontro e poi via verso il salone delle Fontane, all’Eur, per la presentazione alla stampa, dove ad attenderli c’era il direttore generale Mauro Baldissoni. Trenta box per l’intero progetto, un lavoro enorme, che dalla votazione in Assemblea capitolina di pubblica utilità è durato circa 6 mesi.
Uno stadio, tre torri-grattacielo, strutture sportive e di intrattenimento e un parco che si estende su un terreno di oltre 105 ettari. Alle 11 tocca alla stampa conoscere in dettaglio il progetto, al Salone delle Fontane dell’Eur. Con il presidente della Roma, James Pallotta, c’erano Parnasi, il Ceo of stadio della Roma, Mark Pannes, il ceo del club giallorosso, Italo Zanzi, e Riccardo Viola, del Coni. Al centro della sala il plastico dello stadio. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, assente perché segue i Giochi Europei che si stanno svolgendo a Baku, ha mandato un telegramma di auguri alla società giallorossa: “È importante che lo stadio della Roma possa vedere la sua realizzazione sia per la società che per la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024”.
La costruzione dello stadio, da 52.500 posti estendibili a 60mila e tale da ottemperare gli standard Uefa, dovrebbe iniziare entro dicembre, dopo gli ultimi passaggi burocratici, l’ok del Campidoglio al progetto esecutivo, quello della Regione e gara pubbliche di evidenza europea, come prevede la legge. Confermati i tempi di realizzazione, dai 22 ai 24 mesi, e apertura legata alla realizzazione delle infrastrutture, così come detto anche dal primo cittadino della Capitale. Al progetto sono legate 300 milioni di opere pubbliche: la realizzazione del prolungamento della metro B fino a Tor di Valle, la risistemazione della via Ostiense e la creazione di tre ponti, anche dall’autostrada che collega Roma a Fiumicino, che serviranno a migliorare la viabilità nella zona. Oltre allo stadio sono previste tre torri che faranno parte del business park, il Roma Village, che sarà il cuore pulsante dell’intrattenimento con la Hall of Fame, ristoranti, il Museo della Roma e una sala per concerti. E qui nascerà anche la nuova Trigoria, la sede di allenamento della squadra. Ci saranno 18mila posti parcheggio per macchine e motorini, 5mila all’aperto e 13mila al chiuso, con bus navetta che porteranno direttamente allo stadio. Tutto con lo sguarda rivolto verso la sostenibilità ambientale: con emissione a impatto zero, massima capacita di riciclo dei materiali e utilizzo di energia rinnovabile.
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