In tempi di crisi e di spending review, anche il Presidente degli Stati Uniti d’America, l’uomo più potente ed influente del mondo, deve fare molta attenzione alle sue mosse. In questi giorni, in America, non si parla d’altro che del party organizzato da Barack Obama e da sua moglie Michelle, al quale hanno partecipato cinquecento invitati, allietati dall’esibizione, niente meno che di Prince e di Stevie Wonder, i quali si sono resi protagonisti, stando ai racconti dei presenti all’esclusivissimo party, anche di un duetto alla tastiera più unico che raro, eseguendo insieme “Signed, Sealed, Delivered I’m yours”.
Un party del genere ovviamente è stato preso a pretesto dai Repubblicani per criticare il Presidente, con l’appoggio di alcuni media, che hanno rimproverato a Obama, il fatto che l’evento non era stato segnalato sull’agenda ufficiale, pur non essendo catalogabile come totalmente privato. Lo staff del Presidente ha ribattuto, precisando che per la festa Obama ha pagato personalmente, con il preciso obiettivo di concedersi una serata, circondato da amici e familiari. “Il presidente e la First Lady si riservano il diritto di ospitare party privati alla Casa Bianca e lo hanno fatto di tasca propria”, ha assicurato il portavoce Josh Earnest. Alla serata, però, insistono i critici, erano presenti, insieme alle figlie Malia e Sasha, anche alcuni Vip come il quarterback dei Seahawks, Russell Wilson, la popstar Jon Bon Jovi e la fashion designer Naeem Khan. Star che non possono essere strettamente catalogati tra gli amici e i parenti.
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