Il gruppo consiliare di SEL ha illustrato ieri, in conferenza stampa, un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale, di adesione alla campagna “100 giorni per un reddito di dignità”, promossa dall’Associazione Libera a livello nazionale, mirante alla calendarizzazione e all’approvazione, in 100 giorni, di una legge per l’istituzione del reddito minimo o di cittadinanza.
“Il reddito minimo di dignità, – ha spiegato l’Assessore comunale Elisabetta Leone – pari a 600 euro mensili, è stato pensato per dare un sostegno ai disoccupati, agli inoccupati o ai precariamente occupati; non è cumulabile con strumenti quali gli ammortizzatori sociali o la pensione ed è destinato a chi, comunque, non supera un reddito di 7mila euro l’anno. Uno strumento importantissimo destinato non solo ai giovani, quindi, ma anche a chi ha perduto il lavoro e ha un’età tale che difficilmente può reintegrarsi nel mercato. Abbiamo fatto le nostre ricerche e verifiche – ha concluso l’Assessore – e possiamo ben dire che i soldi per sostenere l’iniziativa, che va ben oltre gli 80€ mensili del Governo Renzi, ci sono. Inoltre, a chi ci taccia di essere assistenzialisti, rispondiamo che garantire un minimo di ingresso mensile a chi non ha forma di sostentamento significa: uno, spingere le persone a non accettare i lavori scarsamente retribuiti costringendo, pertanto, i datori di lavoro a retribuzioni adeguate; due, significa ossigenare un’economia ingessata dalla crisi”
Alla conferenza stampa, erano presenti anche il capogruppo di SEL in Consiglio comunale, Giustino Masciocco ed il Coordinatore regionale di SEL, Tommaso Di Febo.
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