Uno studio internazionale pubblicato su Nature e firmato da otto ricercatori specializzati dell’Istituto Spallanzani di Roma ha descritto l’evoluzione genica del virus Ebola nell’epidemia che durante il biennio 2014-2015 ha funestato l’Africa occidentale. Come era noto, il contagio ha preso il via nel mese di dicembre del 2013, in seguito alla trasmissione del virus da un pipistrello a un bambino di due anni, ma rimanevano parecchie incertezze intorno alle modalità di diffusione della malattia nel territorio della Guinea, della Sierra Leone e della Liberia, Stati per i quali è davvero complicato procurarsi dei dati epidemiologici attendibili.
Grazie all’analisi e alla sequenza di 179 campioni di pazienti, operata dal laboratorio mobile europeo è stato possibile risalire alla storia epidemiologica ed evoluzionistica dell’epidemia da marzo 2014 al gennaio di quest’anno. I risultati dello studio hanno evidenziato come il virus si sia spostato dalla Guinea alla Sierra Leone, in un periodo identificabile, nel bimestre aprile-maggio dello scorso anno. I virus della variante sviluppatasi in Guinea e in Sierra Leone si sono poi mescolati tra loro all’inizio dell’estate, mentre il virus si evolveva anche in maniera indipendente in Guinea.
Questi dati, che in un certo senso raccontano la storia del virus, la sua origine ed il suo sviluppo, fotografano in maniera precisa l’epidemia che è tutt’ora in corso e consentono di verificare l’efficacia delle misure di controllo adottate.
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