Franceschini: ‘Per ricostruzione occorre piano complessivo’

“Sull’Aquila si sta lavorando, è un lavoro difficile, lungo. I cantieri sono aperti, in particolare per il mio settore stiamo lavorando per un piano complessivo sulla città”. Ha usato queste parole, il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, per descrivere la situazione attuale e le intenzioni future del governo per quel che riguarda la questione del capoluogo abruzzese, colpito dal sisma del 6 aprile 2009 e ancora lontano da un ritorno completo allo splendore di un tempo. Lo ha fatto durante il suo intervento a Ocre, in provincia dell’Aquila, in occasione del confronto tra istituzioni, enti ed esperti “Appennino Parco d’Europa, un progetto per le montagne del Mediterraneo”, tenutosi in mattinata nella Fortezza di Santo Spirito, nel piccolo comune montano aquilano. Un evento avente la finalità di rilanciare il progetto Ape (Appennino Parco d’Europa), per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio appenninico.

In particolare, il ministro ha parlato della necessità di un piano complessivo, unitario, per ridurre al minimo indispensabile i tempi e ovviamente anche gli esborsi necessari a completare, in maniere adeguata, sostenibile ed efficiente, il processo di ricostruzione dell’Aquila. In quest’ottica, ha spiegato il responsabile del dicastero dei beni culturali, “abbiamo unificato in una unica Soprintendenza con una norma speciale di legge tutte le competenze per accelerare il più possibile la ricostruzione”.