Nella Road map europea verso il 2030, “ci sarà una fase non breve verso la decarbonizzazione durante il quale ci sarà bisogno di combustibili fossili, ma l’Italia ha fatto un grande passo e ha scelto il gas: lavoriamo, infatti, su infrastrutture, approvvigionamenti e costruzioni di regole comuni nel mercato unico dell’energia per far sì che avanzamenti ambientali si coniughino con il contenimento e la discesa dei prezzi dell’energia, con mercati competitivi, connessi e aperti ad approvvigionamenti differenziati”. Così Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, aprendo i lavori degli Stati generali sui cambiamenti climatici, il primo passo dell’Italia verso la Cop21 di Parigi, che si svolgono oggi a Roma, presso l’Aula dei Gruppi parlamentari.
In Europa “vogliamo essere leader anche della Road map verso la decarbonizzazione”, sottolinea il sottosegretario. Serve, quindi, “una politica industriale che dia forza alle politiche ambientali. In Europa nasce la rivoluzione industriale e oggi deve svolgere nuova funzione di leadership di un’economia in cui c’è un’industria ambientalmente compatibile”, aggiunge De Vincenti.
“Vogliamo accelerare sul terreno dell’efficienza energetica, dove abbiamo gli obiettivi più avanzati in Europa- ha aggiunto il sottosegretario- sulle energie rinnovabili sulle quali abbiamo fatto passi avanti con alcune norme, forse senza ridurre troppo i costi, ma sono stati passi importanti. Un appuntamento, quello di oggi, “che è un punto di partenza- sottolinea De Vincenti- inizia un processo di collaborazione condivisa”. Le nostre scelte “sono state apprezzate in Europa e il nostro contributo alle riduzioni di CO2, secondo l’obiettivo dato del -40% entro il 2030, è uno dei più significativi in Ue e- aggiunge il sottosegretario- vogliamo essere leader per quanto riguarda il raggiungimento di questi obiettivi”.
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