Se siete stati all’estero, nel territorio di uno degli Stati dell’Unione Europea, almeno una volta nella vostra vita, probabilmente vi sarete accorti che il vostro operatore telefonico vi permette di utilizzare normalmente il vostro numero telefonico anche al dì fuori dei confini italiani, ma per farlo vi impone di pagare un cospicuo sovraprezzo, per effettuare chiamate, riceverle e anche per inviare semplici sms o usufruire della connessione dati. Quel sovrapprezzo prende il nome di roaming ed è sicuramente una di quelle tasse occulte obbligatorie, che ci porta a storcere il naso quando sentiamo parlare di Europa unita. Se infatti quello europeo deve essere considerato un territorio unico, all’interno del quale i cittadini comunitari possono muoversi ed operare liberamente, senza vincoli frontalieri, allora non si capisce perché un servizio già a pagamento nel territorio nazionale, debba essere oggetto di un sovrapprezzo nel momento in cui si varcano dei confini, che dovrebbero essere considerati aboliti.
La presidenza lettone dell’Unione ha pensato seriamente di eliminare finalmente la pratica del roaming, mediante la promulgazione di nuove norme comunitarie, che impongano agli Stati l’abolizione di questo spiacevole obolo. Sul compromesso elaborato dai lettoni, è stato raggiunto un accordo pressoché unanime alla fine dello scorso gennaio, avente la finalità di cancellare il roaming a partire dal 2018. Parliamo di compromesso, perché nelle intenzioni iniziali, la data conclusiva dell’era del roaming era fissata al 15 dicembre 2015, ma poi le resistenze di alcuni Paesi non hanno permesso un’entrata in vigore così immediata delle nuove norme. Oggi però arrivano buone notizie per gli utenti telefonici europei, visto che sembrerebbe essere stata raggiunta un’intesa preliminare in sede europea, per l’abolizione del roaming già a partire dalla metà del 2017, precisamente dal 15 giugno. A dare l’annuncio, dopo una lunga negoziazione in sede parlamentare, è stata la stessa presidenza lettone, ovviamente molto “legata” a questa possibile innovazione, essendone stata prima promotrice.
Luca Marrelli
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