Si stanno muovendo i primi passi verso la ripresa dei consumi in Italia, ma la strada verso la ripresa è ancora lunga e la linea dell’orizzonte non deve essere “avvicinata” da previsioni troppo ottimistiche. È questo, in sostanza, il commento del Codacons ai dati diffusi oggi da Confcommercio.
L’aumento dei consumi dell’1,2% rispetto allo scorso anno è un dato positivo, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga – spiega l’associazione – Il gap da recuperare, infatti, è pari alla maxi-cifra di 80 miliardi di euro, corrispondente alla riduzione della spesa operata dalle famiglie negli ultimi 7 anni. Ora è il momento di sostenere i consumi, attraverso una reale liberalizzazione del commercio, che passi dalle aperture libere dei negozi e senza limiti di orario, alla abrogazione dei saldi di fine stagione, lasciando al commerciante la libertà di scegliere quando e come scontare la propria merce tutto l’anno.
Il dato sui consumi diffuso oggi da Confcommercio è “alquanto ottimista e non indica affatto, a nostro parere, una ripresa degna di questo nome. Ne è testimonianza il dato relativo all’andamento dei consumi alimentari, che scendono del -0,5%”. Lo sottolineano i Consumatori in una nota. “Alla nostra economia, non ci stancheremo mai di ripeterlo, non servono dichiarazioni e dati incoraggianti, servono rimedi efficaci”, affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. “La via maestra per la ripresa – aggiungono – è l’avvio di un Piano Straordinario per il Lavoro che sia realmente in grado di contribuire alla redistribuzione dei redditi ed al rilancio del potere di acquisti delle famiglie”.
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