È partito ieri, il nono viaggio internazionale di Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. Il viaggio più lungo del pontificato, nonché il primo, volontario, nel suo continente, il Sudamerica. Il papa infatti si era già recato in Brasile, a Rio de Janeiro, nel 2013, in occasione della giornata mondiale della gioventù. Bergoglio, partito da Fiumicino in mattinata, è arrivato alle 22, ora italiana, di ieri nella capitale ecuadoriana di Quito. Il viaggio durerà complessivamente otto giorni, nel corso dei quali il papa visiterà il sudamerica nella sua interezza, passando dalle zone andine a quelle amazzoniche, dall’Ecuador, alla Bolivia, per giungere poi in Paraguay, dove si concluderà il suo viaggio.
L’accoglienza per il pontefice, da parte degli ecuadoriani, è stata a dir poco bollente, con un milione di persone che lo hanno atteso ed acclamato a Quito. Ora Francesco è atteso da un bagno di folla immenso a Guayaquil, città simbolo della rivoluzione sudamericana, nonché la più popolosa dell’Ecuador. Qui Francesco celebrerà una messa di fronte ad una folla che dovrebbe essere di 900 mila persone, che animerà l’area del parco Samanes. Successivamente il pontefice incontrerà il capo di Stato dell’Ecuador, Paese che sta vivendo un periodo particolare ed è scosso da numerose movimentazioni popolari. Bergoglio si è detto vicino alla popolazione al suo arrivo a Quito: “Sono vicino all’Ecuador, resti in piedi con dignità”.
Mercoledì, il pontefice si sposterà in Bolivia dove resterà fino a venerdì prima di volare in Paraguay, nella capitale Asuncion, da dove ripartirà, alla volta di Ciampino, il prossimo 12 luglio.
Luca Marrelli
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