Inchiesta Soget: l’abbraccio mortale con la politica scopre il vaso di Pandora

L’Affaire Soget promette di mietere nuove vittime e appassionare in questa calda estate. In seguito agli ultimi articoli apparsi sui giornali sull’inchiesta Soget,  il vaso di Pandora si scoperchia sempre di più. Alla nostra redazione è giunta notizia che gli illeciti compiuti dagli Ufficiali e Funzionari della Riscossione in servizio presso l’azienda pescarese sarebbero consistiti addirittura […]

L’Affaire Soget promette di mietere nuove vittime e appassionare in questa calda estate. In seguito agli ultimi articoli apparsi sui giornali sull’inchiesta Soget,  il vaso di Pandora si scoperchia sempre di più.

Alla nostra redazione è giunta notizia che gli illeciti compiuti dagli Ufficiali e Funzionari della Riscossione in servizio presso l’azienda pescarese sarebbero consistiti addirittura anche nella moltiplicazione indebita, da parte degli stessi, di diritti esecutivi che, oltre che illegittimi, superano di due, tre, quattro volte quanto previsto dall’apposita tabella ministeriale.(Tabella).

Più precisamente, si riferisce che ai contribuenti soggetti di esecuzione fiscale sarebbero stati applicati diritti esecutivi su ogni cartella oggetto di esecuzione invece che, come prevede la norma, sulla base del totale del credito da garantire. (ESEMPIO). Il tutto sembrerebbe con il silenzio assenso dei vertici aziendali Soget, che invece avevano e hanno l’obbligo di vigilare. Purtroppo, parrebbe che tali pratiche sono ed erano consuetudine, un modus operandi soprattutto in quelle zone del Sud Italia, dove da sempre gli Ufficiali della Riscossione in servizio presso Soget agiscono sotto la direzione di Domenico Ludovico, dirigente in cui l’azienda nel 2014 ha pensato bene di affidare la gestione di tutti gli Ufficiali della Riscossione in servizio su tutto il territorio nazionale, e oggi indagato dal Pm Varone della Procura di Pescara per falso e abuso d’ufficio in concorso con il Direttore Generale Gaetano Monaco, a sua volta già indagato per truffa nell’ambito della stessa inchiesta per “pretestuose dichiarazioni di inesigibilità” presentate al Comune di Pescara per “36 milioni di euro”.

Domenico Ludovico era considerato “affidabilissimo” e un vero “fuoriclasse” dell’esecuzione coattiva esattoriale, parrebbe addirittura che presso gli uffici di Taranto avesse messo in piedi una vera e propria “fabbrica” di quietanze esecutive fatte a tavolino, cioè senza che gli Ufficiali e Funzionari della Riscossione avessero mai iniziato la procedura, procedura che inizia solo nel momento in cui l’Ufficiale si reca in casa del contribuente moroso per eseguire il pignoramento.

Qui il giochetto era semplice: al contribuente veniva inviato per posta un sollecito di pagamento (lettera bonaria)  nel quale lo si informava dei propri debiti esattoriali, spesso scaduti e non notificati, e lo si invitava a presentarsi presso gli uffici Soget per regolare la propria posizione. Arrivato in ufficio, il contribuente era dirottato sistematicamente verso gli Ufficiali e Funzionari della Riscossione reticenti e complici Soget, dove a sua insaputa, veniva messo nel tritacarne dei diritti illegittimi e delle quietanze esecutive fatte a tavolino.

Ovviamente, tutto questo a grosso vantaggio delle casse della Soget e delle buste paghe degli Ufficiali e Funzionari della Riscossione reticenti collaborazionisti, con incrementi che mediamente ammontavano a 300/500 euro al mese, almeno per gli Ufficiali parrebbe fosse così fino a tutto il 2013, ovvero sino a quando con un documento a firma, guarda caso, del Direttore Generale Gaetano Monaco, la Soget non ha deciso di trattenere tutto per sé revocando il sistema incentivante da sempre in vigore per gli atti legittimi e illegittimi compiuti dagli Ufficiali della Riscossione. (SISTEMA INCENTIVANTE).

Parrebbe che a molti contribuenti, a cui veniva eseguito il pignoramento della pensione/stipendio/fitto/conto corrente, ancorché illegittimo, l’Ufficiale Soget rilasciava, nella stessa data e/o per una cartella/ingiunzione già presente nel pignoramento, ulteriore quietanza in via esecutiva con altro addebito di diritti, sempre comodamente seduto a tavolino.

E “i casi” non sarebbero sporadici, bensì radicati in un preciso modus operandi che la Soget applicherebbe in tutti i Comuni nei quali è convenzionata, con profusione di anomalie, ingerenze, abusi o vere e proprie truffe ai danni dei contribuenti.

Ma i contribuenti, che invitiamo ancora a denunciare le vessazioni subite dai Funzionari al soldo della Soget, fino a quando dovranno subire tali abusi – tra l’altro pare tutti facilmente verificabili tramite il controllo incrociato di cronologici, bollettari e registrazione informatica degli atti – e quando la Magistratura riterrà opportuno bussare alle porte di questi signori per porre fine a questo meccanismo illecito di esazione dei tributi locali messo in piedi dall’azienda pescarese su tutto il territorio nazionale?

Da un lato la dirigenza Soget, con un sistema vessatorio e mobbizzante, pare costringesse i suoi Ufficiali a procede ad esecuzione fuorilegge nei confronti di ignari cittadini e, dall’altro sembrerebbe “aggiustasse” il debito dei politici residenti nelle zone di propria competenza.

Un modus operandi di abusi negli atti emessi contro ignari e ignoti cittadini, mentre dall’altra “favoritismi” illeciti a favore dei soliti noti, scoperto e non condiviso in primis da un Ufficiale e Funzionario della Riscossione non reticente nel lontano 2009, che dopo varie denunce ai vertici aziendali, fu licenziato ingiustamente nel 2010.

Regole “tacite” di comportamento, che rispondono spesso a logiche clientelari, che ruotano attorno all’abuso di ufficio e sfociano in atti discriminatori nei confronti degli Ufficiali e Funzionari della Riscossione non reticenti dette logiche si ispirano, insomma ad una deontologia finalizzata a svuotare di significato concetti quali: dignità umana, solidarietà e trasparenza, che rimangono sterili parole.

In tale contesto è diventato estremamente facile adottare tutte quelle figure sottili e subdole di violenza psicologica, miranti a distruggere e ad annientare un lavoratore “scomodo” al fine di “addomesticarlo” per piegarlo alla volontà di chi “decide”, il quale sa di poter contare sul silenzio omertoso dei colleghi che tacciono o perché conniventi o per paura di possibili analoghe ritorsioni. Ove è possibile, quindi, avvalersi delle più svariate forme di persecuzione e terrorismo psicologico nei confronti di un essere umano, la vittima prescelta o si piega alle regole “tacite e immorali”, fissate da chi effettivamente comanda o è destinata ad essere estromessa solo perché considerata “diversa”. La vittima si trova, pertanto, impotente a reagire ai suoi aguzzini. E’ questo quanto è successo e sta accadendo in Soget.

La Soget, dai documenti messi a disposizione della nostra redazione e dai racconti raccolti nel tempo dai pochissimi Ufficiali della Riscossione non reticenti e contrari a tali pratiche, che a contarli avanzano le dita di una mano, rispetto alle decine in servizio presso l’azienda pescarese, sembrerebbe essere più un lager che un ufficio esattoriale, dove si deve fare solo quello che serve a sopravvivere, ovvero solo quello che conviene alle casse aziendali, con la violazione sistematica delle norme che regolano la riscossione coattiva dei tributi in questo Paese, sempre più di Pulcinella, accarezzando i politici e bastonando la gente comune.

Ora però grazie allo straordinario lavoro iniziato dal Pm Gennaro Varone e dagli uomini della Polizia Giudiziaria, ora affiancato da altrettanti valenti Magistrati (i Pm Annarita Mantini e Mirvana Di Serio), l’arrogante impunità di Presindenti, Direttore, Dirigenti e Funzionari Soget si avvicina al tramonto.

La sottomissione per molti Ufficiali e Funzionari reticenti che intravedevano un tesoro li ha poi fatti entrare in un tunnel oltre il quale adesso c’è il muro e forse la fine. Gli Ufficiali della Riscossione, tradendo il proprio Ufficio, si sono lasciati spingere in un tunnel senza uscita, intrappolati dalle loro stesse azioni.

La sottomissione degli Ufficiali e Funzionari della Riscossione reticenti è’ stato un abbraccio mortale , quell’abbraccio ha tessuto una tela fittissima, anche con la complicità di quella parte del sindacato e della dirigenza che si è seduta allo stesso tavolo.

Stiamo forse assistendo alla fine di un’era ed è una fine sanguinosa e dolorosa, perché sta scatenando una guerra tra soldati. La situazione Soget è vergognosa!

La logica Soget si sta svelando.

I figli del l’abbraccio,  che agli occhi dell’ opinione pubblica sono colpevoli del peccato, di essere entrati nel circuito , la stessa Soget, che li ha illusi e beffato,  li lascera’ al loro destino. Preparandosi magari ad il prossimo abbraccio mortale. Perché noi italiani siamo così, confondiamo il diritto al lavoro e al servizio con il favore e la dignità con il quieto vivere.

La Magistratura deve fare chiarezza subito sulla vicenda Soget e ascoltare tutti gli Ufficiali e Funzionari della Riscossione reticenti e non perchè la Soget, nonostante le condanne penali che la riguardano e i procedimenti ancora in corso, nonché le pronunce in sede civile e fino alla Suprema Corte di Cassazione a sezioni unite, risulta ancora incredibilmente in pieno esercizio, in un Paese di enti pubblici in mano a finti sordi, ciechi e muti.

E che ne è stato delle querele e degli esposti presentanti dagli Ufficiali e Funzionari della Riscossione non reticenti, lasciati a ingiallire nei cassetti delle Procure di Teramo, Pescara e L’Aquila, che hanno pagato con la propria salute la loro resistenza?

Povera Patria schiacciata dagli abusi del “potere“!

Vademecum per difendersi dagli abusi di Soget e dai suoi Funzionari (a cura degli Ufficiali di riscossione non reticenti):

DENUNCIATE!
Se avete subito un pignoramento mobiliare dell’Ufficiale della Riscossione Soget con titoli scaduti, ovvero ingiunzioni e/o cartelle notificate da più di un anno e, per evitarlo, avete pagato nelle mani dell’Ufficiale della Riscossione della Soget il debito con l’ulteriore aggravio delle spese esecutive illegittime.
La data dell’ultima notifica valida delle singole ingiunzioni e/o cartelle deve essere obbligatoriamente riportata sull’atto di pignoramento o sulla quietanza liberatoria.
Inoltre, se l’esecuzione è avvenuta per crediti fino a 2000 euro (dal 13/07/11 al 31/12/12) o fino a 1000 euro (dal 01/01/13 a oggi), controllate se è stata preceduta dai relativi solleciti obbligatori per legge, che in mancanza renderebbero ulteriormente illegittima l’azione subita.
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto di pignoramento o di quietanza liberatoria: 18,59 – 37,18 – 55,77.

DENUNCIATE!
Se con le stesse illegalità avete subito dall’Ufficiale della Riscossione Soget un pignoramento della pensione, dello stipendio, dell’affitto, del conto corrente o di altro credito.
Controllate se l’atto vi sia stato mai notificato o se è stato notificato con inspiegabile ritardo rispetto a quando è stato notificato al terzo debitore.
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 27,89 – 55,78.

DENUNCIATE!
Se avete subito dalla Soget un preavviso di fermo amministrativo per crediti fino a 2000 euro (dal 13/07/11 al 31/12/12) o fino a 1000 euro (dal 01/01/13 a oggi), senza essere stato preceduto dai relativi solleciti obbligatori per legge e se vi siano state addebitate e riscosse le spese dell’atto, anche se fosse legittimo, prima della scadenza del preavviso (20 g g. a partire dal ricevimento della Raccomandata AR fino al 21/06/13; 30 gg. a partire dal ricevimento della Raccomandata AR dal 22/06/13).
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 30,99 – 61,98.

DENUNCIATE!
Se avete subito dalla Soget una iscrizione ipotecaria per debiti inferiori agli 8000 euro (dal 03/12/05 al 01/03/12) poiché illegittime. Link sentenze… (Doc a
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 211,75 – 423,50 – 635,25.

DENUNCIATE!
Se la Soget detiene le somme versate in eccedenza dal contribuente senza effettuare l’obbligatorio rimborso nei termini di legge. Recatevi in uno sportello Soget e chiedete se avete delle somme in eccedenza da avere a rimbroso.

DENUNCIATE!
I vostri comuni che continuano ad affidare il servizio di riscossione volontaria e coattiva delle loro entrate a Soget, nonostante la società pescarese sia inaffidabile. (Alllegato a)

Per completezza dell’informazione vedi anche: Inchiesta Soget SpA: lungo interrogatorio in Procura per un Ufficiale della Riscossione non reticente. Nuova svolta?L’Affaire Soget SpA,Affari e intrecci Soget SpA: Enti locali, politici, vip… e gli Ufficiali della Riscossione?Ufficiali Riscossione Soget SpA sottomessi e con disastri psichiciInchiesta Soget SpA : Sospiri, non riguarda mie sanzioni ‘esigibili’Inchiesta Soget SpA: rigettato ricorso contro sequestro documentiInchiesta Soget: ricorso contro provvedimento sequestro documentiSoget SpA: indagato Gaetano Monaco per truffaSOGET SpA: prassi aziendale illecita, lavoratori emarginatiSoget SpA: gravi violazioni nelle procedure esattoriali

 

6 risposte a “Inchiesta Soget: l’abbraccio mortale con la politica scopre il vaso di Pandora”

  1. […] dell’informazione vedi anche:Inchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si dimettono, Inchiesta Soget: l’abbraccio mortale con la politica scopre il vaso di Pandora,Inchiesta Soget: chiesta l’interdizione di Monaco e Ludovico, Inchiesta Soget SpA: altro […]

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