La prima delle due giornate di riposo della 102esima edizione del Tour de France viene scossa da una notizia drammatica e shoccante. Il ciclista italiano Ivan Basso, 37 anni, per due volte vincitore del Giro d’Italia e per due volte sul podio della corsa gialla, ha annunciato il suo abbandono dell’edizione di quest’anno, a causa di un tumore al testicolo sinistro, che lo costringe a rientrare immediatamente in Italia per sottoporsi ad un’operazione chirurgica.
“Ho avvertito un forte dolore dopo la caduta nella quale sono stato coinvolto durante la quinta tappa del Tour”, ha spiegato Basso, che occupava la 158esima posizione nella classifica generale, lontano 51’ dalla maglia gialla Chris Froome. Gli accertamenti hanno poi evidenziato la presenza di cellule tumorali nel testicolo sinistro del corridore della Tinkoff. “Sarò a Milano stasera e mi sottoporrò ad un intervento chirurgico già domani”
Quello del lombardo non è un caso isolato. Nel ciclismo c’era già stato Lance Armstrong. L’ex campione statunitense, sette volte vincitore della Grande Boucle, prima di vedersi tolti i titoli conquistati per doping, ha scritto oggi su Twitter per fare gli auguri a Basso. Lui conosce bene le problematiche legate al tumore ai testicoli. E’ stato operato per la stessa malattia nel 1996. Ha sconfitto il cancro ed è tornato all’attività agonistica nel 1998. Negli altri sport, invece, si ricordano i casi dei calciatori Eric Abidal, Francesco Acerbi e Jonas Gutierrez; oltre a quello dello schermidore italiano Paolo Pizzo. Questi ultimi quattro atleti, al pari di Armstrong, sono poi tornati regolarmente alle proprie attività agonistiche.
Il varesino, intanto, in serata, su Facebook, ha scritto: “Affronterò questa prova con la grinta di sempre e con la positività che mi avete trasmesso con tutti i vostri messaggi. Amo il ciclismo che mi ha dato tanto e mi ha insegnato a stringere i denti quando c’è da lottare. Adoro la mia famiglia che riempie la mia vita di gioia e che mi ha dato la spinta per andare avanti nei momenti difficili”.
Lo spettacolo però deve continuare. Domani la carovana gialla riparte. Si comincerà a fare sul serio. In programma tre tappe consecutive con arrivi in salita sui temuti Pirenei.
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