Un ultimo tabù sessuale sta per cadere tra i ranghi dell’esercito americano. Il Pentagono ha iniziato il percorso che tra sei mesi condurrà al via libera per i militari apertamente transessuali. Questo l’ultimo sviluppo del lento avanzare del rispetto dei diritti civili di tutti i cittadini iniziato nei ranghi delle forze armate negli anni ’80 da Bill Clinton con la dottrina, ipocrita ma efficace, del “don’t ask, don’t tell” (in cui purché gli omosessuali non ostentassero le loro preferenze sessuali potevano servire il Paese in armi).
Con Barack Obama si è poi passati nel 2011 all’accettazione dei gay dichiarati. Ora il Pentagono vuole superare “l’obsoleto” bando dei transessuali. Il tutto dopo uno studio di sei mesi che analizzerà le implicazioni e le possibili ripercussioni della scelta “I transessuali, uomini e donne, in uniforme sono già qui tra noi anche se spesso hanno dovuto servire in silenzio (il Paese) in armi accanto ai loro commilitoni”, ha detto il ministro della Difesa Ashton Carter, che oggi ha annunciato la formazione di questo gruppo di esperti che tra sei mesi gli fornirà gli elementi necessari per aprire ai trans in uniforme.
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