Condannati a quattro mesi di carcere, sebbene con sospensione della pena, per aver bevuto un succo di frutta in pubblico durante il periodo del Ramadan. Questa l’incredibile sanzione comminata a quattro giovani marocchini da un giudice di Rabat, nel nord est del Paese Maghrebino.
“Un verdetto coraggioso, anche se avremmo preferito che fossero assolti”, ha commentato Omar Arbib dell’Associazione marocchina per i diritti umani. Già perché per quanto la condanna comminata ai quattro giovani possa apparire inconcepibile e finanche grottesca per i nostri canoni occidentali di giudizio, la pena edittale prevista per i casi di violazione del Ramadan è di sei mesi di carcere. Durante il mese sacro dei musulmani, ai fedeli è vietato mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali durante le ore giornaliere. Il Ramadan si concluderà nella giornata di domani.
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