Una perdonanza low cost, senza un vero e proprio ospite big capace di richiamare le folle, ma più lunga che in passato e con al centro un tema nuovo, quello dell’integrazione tra i popoli e tra le religioni. È riassumibile così, il cartellone della 721esima perdonanza celestiniana, presentato oggi nella sala consiliare “Tullio de Rubeis” del Comune dell’Aquila. Una moltitudine di iniziative suddivisibile in tre grandi tronconi, che animerà l’estate de L’Aquila e provincia dal 16 agosto fino al 6 settembre. La prima parte sarà dedicata al percorso della fiaccola nella provincia cittadina, fino al giorno 23, quando ci sarà l’accensione del tripode a Piazza Palazzo che segnerà l’avvio ufficiale delle celebrazioni. Successivamente dal 23 al 29, la Perdonanza vivrà il suo culmine con la classica serie di eventi culturali nei luoghi simbolo del centro storico, all’insegna della musica, del teatro e dell’arte. Il 28 ovviamente, l’evento clou con il Corteo della Bolla celestiniana quest’anno dedicato all’integrazione. Il giorno 29, la conclusione delle celebrazioni religiose, con la chiusura della Porta Santa. La vera novità di quest’anno sarà però la terza fase, denominata “verso il giubileo della misericordia”, ambientata totalmente in Piazza Duomo e che sarà animata da una serie di manifestazioni a tema. L’evento più importante, promosso dal Ministero dei Beni Culturali, si svolgerà il 6 settembre e sarà dedicato alla solidarietà e alla musica jazz, con le esibizioni di oltre 500 musicisti appartenenti alla scena nazionale ed internazionale.
Mentre giustamente si celebra la presentazione di un programma ricco di eventi e manifestazioni, a dispetto di un budget sempre più risicato a causa della crisi, restano vivi i dubbi su come le varie associazioni cittadine si siano aggiudicate il diritto di partecipare alla Perdonanza e di entrare a far parte del cartellone della stessa. Numerose associazioni che avevano richiesto di partecipare rispondendo al bando pubblicato lo scorso febbraio infatti, lamentano, a dispetto della richieste di chiarimento inoltrate, una scarsa trasparenza da parte del Comune e del Comitato Promotore della Perdonanza, sulle modalità di selezione delle associazioni partecipanti, che risultano essere, da tanti anni a questa parte, sempre le stesse. Alla luce di ciò, sembra lecito chiedersi se l’inclusione nel cartellone sia da imputare esclusivamente ad un criterio meritocratico, oppure, vada addebitato alla vicinanza delle associazioni prescelte a questo o quel movimento politico. Sicuramente, nello spirito dell’insegnamento celestinaniano, non guasterebbe, da parte delle Istituzioni, maggiore chiarezza in merito.
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