È dura l’estate per gli anziani dell’Aquila, travolti da un’ondata di caldo quanto mai anomala per una città non abituata a temperature così alte, come quelle di questi giorni. Ed è una stagione ancor più dura per quelle persone anziane che la tremenda calura devono affrontarla da soli, magari lontani dai posti che sono loro familiari, perché ancora esiliati in quelle new town che assumono ogni giorno di più le sembianze di una prigione. Fare la spesa, pagare le bollette o andare dal medico, normali attività di routine, possono diventare delle autentiche imprese, per chi non ha l’autonomia necessaria ad affrontarle. E mentre la situazione è resa ancora più complicata dal caldo, il Comune taglia i normali servizi assistenziali, per via della stagione estiva, che per gli enti pubblici è quasi sempre sinonimo di carenza di personale.
A tentare di supplire alla carenze fisiologiche delle istituzioni, ci provano le associazioni del terzo settore come l’Auser provinciale dell’Aquila, che in questi giorni ha accolto le sempre più numerose richieste di assistenza, pervenute dagli anziani soli . Un aiuto, quello offerto dal piano “Emergenza Estate” dell’associazione di volontariato, che spazia dal trasporto alla consegna a domicilio di spesa e farmaci, fino ad arrivare ad un vero e proprio servizio di assistenza psicologica per contrastare solitudine ed emarginazione.
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