“Non faremo nulla senza averlo concordato prima con tutte le associazioni ambientaliste, a cominciare dal posizionamento del villaggio olimpico. È l’unico tema di vero aumento di cubatura e occupazione nel territorio”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo in Commissione Cultura del Senato, sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Con i Giochi aumenterebbe anche l’attrattiva di capitali stranieri in Italia: “Nel 2013 – ha spiegato Malagò – in Italia sono stati investiti 12,4 miliardi di euro. E’ il 58% in meno del 2007, che era l’anno prima della crisi economica. E’ stato dimostrato che dopo i Giochi Olimpici le città e i paesi ospitanti hanno avuto una capacità maggiore di attirare capitali stranieri”.
Se l’Italia fosse un brand “nel 2005 era prima – chiarisce – ora siamo al 18esimo posto. Nel frattempo tutti i Paesi hanno conquistato posizioni in classifica”. Fondamentale sarà “migliorare la dotazione tecnologica e digitale del nostro Paese. A Londra nel 2012 hanno installato 5.500 chilometri di cavi per supportare il digitale per le Olimpiadi”. Per quanto riguarda il tema del ‘Made in Italy’: “Tutte le classifiche – rassicura il presidente del Coni – determinano notevoli miglioramenti dopo i Giochi Olimpici”. Infine, c’è il tema del turismo, con Malagò che porta l’esempio di Londra 2012: “Ho parlato con Sebastian Coe (presidente del Comitato Organizzatore di Londra 2012, ndr), a Londra, durante i giochi Olimpici, nelle due settimane c’è stato un minor flusso di turisti”, perché era molto più difficile arrivarci e i prezzi era schizzati alle stelle. “Ma dal settembre 2012 – conclude – con incredibile ascesa, tutti i trimestri hanno presentato un delta positivo”.
Per quanto riguarda l’aspetto logistico delle manifestazioni sportive, “Faremo svolgere delle gare al Nord, ma nel 2024 avremo sicuramente un altro stadio a Roma…”, ha detto il presidente del Comitato promotore di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, a margine dell’audizione su Roma 2024 in Commissione Cultura del Senato, parlando dell’impianto che dovrà ospitare la finale di calcio. Sulla questione, ha riferito anche il presidente del Comitato Olimpico italiano: “Oggi Roma ha uno stadio per l’atletica prestato al calcio (l’Olimpico, ndr) dove giocano Roma e Lazio. E ha un vecchio stadio di calcio con una storia importante come il Flaminio, che verrà usato per discipline diverse, come il rugby seven. Chiaro che la finale di calcio dobbiamo giocarla in un posto diverso da dove si fa la cerimonia di chiusura e per le gare di atletica leggera c’è coincidenza di date”. Dunque, prende corpo l’idea di affidare le finali da medaglia, al futuro nuovo Stadio della Roma: “Se in quella data – precisa Malagò – lo Stadio della Roma sarà finito si potrà andare lì, altrimenti bisogna andare in un altro posto. Finali a San Siro? Milano è Milano – conclude – e c’è la finale di Champions League il prossimo anno, parliamo di uno stadio di parametro A, sei stelle di lusso, sarà bello andare a Milano ma è un’ipotesi”.
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