La pressione fiscale nei comuni e’ andata incontro negli ultimi 4 anni a un “incremento progressivo”. Lo riferisce la Corte dei Conti nella relazione sugli andamenti della finanza territoriale. Rispetto al dato pro capite nazionale del 2011, “di 505,50 euro, il dato cresce nel 2014 di oltre 100 punti, sebbene nel 2013 si rilevi una flessione evidentemente dovuta all’esclusione della “prima casa” dall’Imu”.
La pressione e’ passata dai 505,50 euro pro capite del 2011 ai 589,4 del 2012, ai 544,6 del 2013 fino ai 618,4 dell’anno scorso. In via generale, i livelli massimi di riscossione tributaria pro capite si registrano nei Comuni di fascia alta (7^ fascia, con oltre 249.000 abitanti, i cui valori sono pari ad 881,94 euro per abitante, e 6^ fascia, da 60.001 a 249.000 abitanti, con 694,69 euro per abitante). Seguono i Comuni della fascia più bassa (da 1 a 1.999 abitanti) con 628,80 euro per abitante. (Dire)
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