Dal terremoto Soget che ha sconvolto l’Abruzzo e coinvolge diverse Regioni italiane dove la società pescarese opera e che coinvolge personaggi di tutti gli schieramenti politici, nascono diverse domande che una persona onesta e perbene comincia a farsi. Una su tutte e’ comunque questa: come e’ possibile che certe figure possano occupare ancora certi posti nell‘azienda di riscossione pescarese?
Sconcerta vedere il ripetersi di abusi da parte della Soget SpA senza che le autorità competenti (Magistratura, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Prefettura) intervengano a porre fine a un sistema di esazione dei tributi illegali, come ormai L’Impronta denuncia da quasi un anno.
Ad eccezione di pochi esempi illuminati, come in ultimo quello del Comune di Corigliano Calabro, che ha d’ufficio escluso dalla gara d’appalto la Soget perché inaffidabile, come prescrive inequivocabilmente l’art. 38, 1 comma, lett. f), D.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 (Codice degli Appalti), citando nella relazione di esclusione proprio l’indagine in corso presso la Procura di Pescara che vede indagati attualmente a vario titolo per corruzione, tentata truffa, falso e abuso d’ufficio, l’ex Direttore Generale, Gaetano Monaco, l’ex Responsabile Esecutivo, Ludovico Domenico, l’Assessore della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca e il Consigliere della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri – quest’ultimo in particolare chiede che sia fatta chiarezza sulla lista dei politici rinvenuta e sequestrata nel computer di Gaetano Monaco e possibili ulteriori trattamenti di favore riservati alla classe politica nazionale che ha contatti con Soget; appello condiviso anche dalla nostra testata L’Impronta, aggiungendo che è necessario che venga fatta chiarezza anche sul ruolo degli Ufficiali della Riscossione ancora impuniti in questa vicenda, che continuano ad operare con spregio della legge a danno di ignari contribuenti anche in Abruzzo.
In redazione giungono quotidianamente segnalazioni da parte di contribuenti vessati dal “modus operandi” portato avanti da anni dalla Soget SpA e oggetto di numerosi esposti/denunce nelle diverse Procure.
I contribuenti, in ultimo, ci segnalano di aver subito esecuzioni mobiliari da parte degli Ufficiali della Riscossione della Soget, che spaventati dai pignoramenti hanno provveduto a pagare il debito nelle mani dell’Ufficiale, salvo poi accorgersi che era stato loro addebitato il pagamento di più spese esecutive, quando la legge prevede il riconoscimento delle stesse in un’unica voce e sulla base della somma totale del debito da pagare (art. 2 comma 1, D.M 21 novembre 2000 – Gazzetta Ufficiale 30 del 6 febbraio 2001). (TABELLA DEI RIMBORSI)
Quindi, con l’aiuto del Vademecum a cura degli Ufficiali della Riscossione non reticenti, che da tempo alleghiamo ai nostri articoli, i contribuenti vittime degli Ufficiali della Riscossione della Soget, si sono accorti di aver pagato spese doppie o addirittura triple, ad esempio, 18,49 di spese esecutive per ogni cartella o ingiunzione compresa nel pignoramento, che invece la norma prevede venga pagata una sola volta, come già detto, sulla base del debito complessivo.
Tali operazioni risulterebbero non episodiche, ma sistematiche e in voga già da tempo, soprattutto in quelle zone dove gli Ufficiali operavano sotto la direzione di dell’ex Responsabile Esecutivo Domenico Ludovico, come già denunciato in precedenti articoli.
Inoltre, oltre al gravissimo abuso denunciatoci, bisognerebbe verificare anche se tali pignoramenti mobiliari fossero legittimi, ovvero che le cartelle o ingiunzioni fossero state notificate da meno di un anno o, se oltre questo termine, fossero state rinnovate dalla notifica di un avviso di intimazione, per il quale il diritto all’esecuzione mobiliare si rinnova ma deve essere eseguito non prima di 5 giorni dalla notifica e non oltre 180 giorni dalla stessa, normativa che la Dirigenza Soget e i suoi Ufficiali della Riscossione reticenti in questi anni hanno sistematicamente violato (art. 50 D.P.R. 602/73).
A tal proposito, non ci risulta che la Presidente Lina Di Lello abbia provveduto a sospendere e denunciare l’infedeltà dei suoi Ufficiali all’Autorità Giudiziaria, anche se tali fatti risulterebbero abbastanza noti in azienda.
La Soget, che in questi ultimi anni ha ricevuto insieme ai suoi Ufficiali un illecito guadagno, si è semplicemente limitata ad incassare il maltolto e il Presidente Lina Di Lello a licenziare e minacciare con sanzioni disciplinari i pochissimi che non si sono piegati a tale “modus operandi”, a danno della loro stessa salute. (SISTEMA INCENTIVANTE)
Grazie ad Harald Ege, psicologo tedesco che ha introdotto il concetto di mobbing in Italia, gli Ufficiali della Riscossione non reticenti lottano per i propri diritti.. Fino a poco tempo fa chi subiva vessazioni, demansionamenti e danni psicofisici in ambiente lavorativo non sentiva abbastanza forte il diritto di ribellarsi, quasi fosse un’ingiustizia intrinseca e ineliminabile.Gli Ufficiali della Riscossione non reticenti Soget sono diventati il simbolo di coraggio che provano a cancellare la solitudine di anni di coloro i quali sono andati contro il sistema
Perché sentirsi soli e sfiduciati è una delle conseguenze immediate di un mobbing riconosciuto e denunciato, ma non ancora dalla giustizia e dalla società. La speranza è quella di rendere la politica trasparente. Chi denuncia oggi è una minoranza.
La storia dell’Ufficiale di Riscossione non reticente raccontata nell’articolo precedente fa capire perfettamente come la Presidente Lina Di Lello e il suo stretto collaboratore Gaetano Monaco abbiano considerato “intruso” l’ufficiale della Riscossione non reticente che dopo anni di onorata carriera non si è piegato al sistema Soget.. Capita talvolta che i mobber (gli aggressori aziendali) non siano nemmeno consapevoli di innescare un’azione di mobbing: sono semplicemente convinti di fare l’interesse proprio e dell’impresa. «Poi ci sono tutta una serie di casi in cui non si riesce a licenziare il lavoratore, ad esempio per la difficoltà di provare, in senso giuridico, cause come furti, basso rendimento, sabotaggio…», e quindi il mobbing si scatena come forma estrema per porre rimedio al problema, sperando che la persona se ne vada di sua iniziativa. Vedesi in Soget la rinuncia di reintegra del lavoratore, licenziamenti volontari, cause mobbing,….
E la Soget? Parrebbe che impunita, nonostante le numerose violazioni di legge, continui ad andare avanti e a mietere sempre più vittime, ed un ex Direttore Generale indagato presenzi come test Soget nelle cause intraprese dai lavoratori. Paradossale, in un paese normale, tutto questo farebbe un gran scalpore. L’intero sistema paese è messo sotto accusa perché inerte dinanzi ai soprusi, e perché vi è una mancanza sostanziale all’interno del diritto. Forza Magistratura gli Ufficiali non reticenti e i comuni cittadini attendono Giustizia.
A tal proposito, rinnoviamo l’invito a denunciare all’Autorità Giudiziaria gli abusi Soget e chi favorisce illecitamente i suoi interessi, e alla Magistratura, in particolare quella pescarese, che è stata la prima a muoversi nella giusta direzione anche se con ritardo, di portare fino in fondo al profondo rosso Soget le sue indagini. Non tranquillizza contribuenti ed enti sapere che l’ex. Direttore Generale Gaetano Monaco e l’ex Responsabile Esecutivo Domenico Ludovico, sebbene dimissionari, sono ancora stabilmente all’interno della Soget come gli Ufficiali della Riscossione reticenti nella loro piena funzione esecutiva. Certo tranquillizza politici e “notabili” che hanno bisogno di revoche di pignoramenti ed ipoteche, o di essere ammessi nelle” liste degli inesigibili”.
Gli Ufficiali della Riscossione non reticenti della Soget in una nota affermano “I nostri rapporti alla Magistratura non hanno avuto fortuna, ma tuttavia noi siamo radicati nella nostra convinzione…..”.
Vademecum per difendersi dagli abusi di Soget e dai suoi Funzionari (a cura degli Ufficiali di riscossione non reticenti):
DENUNCIATE!
Se avete subito un pignoramento mobiliare dell’Ufficiale della Riscossione Soget con titoli scaduti, ovvero ingiunzioni e/o cartelle notificate da più di un anno e, per evitarlo, avete pagato nelle mani dell’Ufficiale della Riscossione della Soget il debito con l’ulteriore aggravio delle spese esecutive illegittime.
La data dell’ultima notifica valida delle singole ingiunzioni e/o cartelle deve essere obbligatoriamente riportata sull’atto di pignoramento o sulla quietanza liberatoria.
Inoltre, se l’esecuzione è avvenuta per crediti fino a 2000 euro (dal 13/07/11 al 31/12/12) o fino a 1000 euro (dal 01/01/13 a oggi), controllate se è stata preceduta dai relativi solleciti obbligatori per legge, che in mancanza renderebbero ulteriormente illegittima l’azione subita.
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto di pignoramento o di quietanza liberatoria: 18,59 – 37,18 – 55,77.
DENUNCIATE!
Se con le stesse illegalità avete subito dall’Ufficiale della Riscossione Soget un pignoramento della pensione, dello stipendio, dell’affitto, del conto corrente o di altro credito.
Controllate se l’atto vi sia stato mai notificato o se è stato notificato con inspiegabile ritardo rispetto a quando è stato notificato al terzo debitore.
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 27,89 – 55,78.
DENUNCIATE!
Se avete subito dalla Soget un preavviso di fermo amministrativo per crediti fino a 2000 euro (dal 13/07/11 al 31/12/12) o fino a 1000 euro (dal 01/01/13 a oggi), senza essere stato preceduto dai relativi solleciti obbligatori per legge e se vi siano state addebitate e riscosse le spese dell’atto, anche se fosse legittimo, prima della scadenza del preavviso (20 g g. a partire dal ricevimento della Raccomandata AR fino al 21/06/13; 30 gg. a partire dal ricevimento della Raccomandata AR dal 22/06/13).
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 30,99 – 61,98.
DENUNCIATE!
Se avete subito dalla Soget una iscrizione ipotecaria per debiti inferiori agli 8000 euro (dal 03/12/05 al 01/03/12) poiché illegittime. Link sentenze… (Doc a
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 211,75 – 423,50 – 635,25.
DENUNCIATE!
Se la Soget detiene le somme versate in eccedenza dal contribuente senza effettuare l’obbligatorio rimborso nei termini di legge. Recatevi in uno sportello Soget e chiedete se avete delle somme in eccedenza da avere a rimbroso.
DENUNCIATE!
I vostri comuni che continuano ad affidare il servizio di riscossione volontaria e coattiva delle loro entrate a Soget, nonostante la società pescarese sia inaffidabile. (Alllegato a)
Per completezza dell’informazione vedi anche:Inchiesta Soget: “Falso movimento”, Inchiesta Soget: notifiche irregolari, Inchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si dimettono, Inchiesta Soget: l’abbraccio mortale con la politica scopre il vaso di Pandora,Inchiesta Soget: chiesta l’interdizione di Monaco e Ludovico, Inchiesta Soget SpA: altro indagato e scoppia guerra tra Azienda e Ufficiali, Inchiesta Soget SpA: lungo interrogatorio in Procura per un Ufficiale della Riscossione non reticente. Nuova svolta?, L’Affaire Soget SpA,Affari e intrecci Soget SpA: Enti locali, politici, vip… e gli Ufficiali della Riscossione?, Ufficiali Riscossione Soget SpA sottomessi e con disastri psichici, Inchiesta Soget SpA : Sospiri, non riguarda mie sanzioni ‘esigibili’, Inchiesta Soget SpA: rigettato ricorso contro sequestro documenti, Inchiesta Soget: ricorso contro provvedimento sequestro documenti, Soget SpA: indagato Gaetano Monaco per truffa, SOGET SpA: prassi aziendale illecita, lavoratori emarginati, Soget SpA: gravi violazioni nelle procedure esattoriali
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Stiamo vivendo con SOGET una strana situazione: inviano richieste di pagamenti e si rifiutano di dare spiegazioni. tributi a nostro parere non dovuti, e oltretutto sembrano calcolati due volte. Più volte richieste spiegazioni, hanno detto aspettate l’avviso di equitalia e fate ricorso… ma è normale? Ho scritto al garante dei contribuenti ma speriamo che almeno questo risponda… Sembrano degli estortori..