La commissione Sanità del Senato della repubblica, riunita in sede deliberante ha approvato una legge di importantissima portata riguardante l’autismo. Quella approvata infatti è la prima legge nazionale italiana che prevede l’inserimento dei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l’autismo, i quali saranno a carico dello stato e del Servizio Sanitario Nazionale. A fianco di questo, la legge impone l’aggiornamento delle linee guida per la prevenzione, la diagnosi e la cura, sottolineando la necessità di implementare la ricerca. “Un felice risultato, che migliorerà la salute e l’inserimento sociale di molte persone”, ha commentato la presidente della camera Laura Boldrini. Ecco le novità introdotte
ASSISTENZA ANCHE IN ETA’ ADULTA: la legge prevede l’aggiornamento triennale delle Linee di indirizzo per il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza, estendendole non solo alla vita del bambino e del ragazzo autistico, ma anche all’adulto. L’obiettivo è il miglioramento delle condizioni di vita, attraverso un inserimento nella vita sociale e lavorativa delle persone con disturbi dello spettro autistico.
PRESTAZIONI SANITARIE GRATUITE O CON TICKET: la legge dispone che l’autismo sia inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), il che fa sì che le prestazioni sanitarie siano garantite ai cittadini affetti da disturbi dello spettro autistico gratuitamente o con il pagamento di una quota del ticket sanitario, così da garantire una diagnosi precoce e cure personalizzate senza disparità fra le Regioni. Le Regioni che non garantiranno gli interventi adeguati non accederanno ai finanziamenti integrativi nell’ambito del riparto del Fondo sanitario.
RICERCA: la legge impegna il ministero della Salute a promuovere la ricerca sia biologica che genetica sulle cause dell’autismo, estendendola anche alla riabilitazione e all’inserimento del soggetto nella vita sociale.
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