Buone notizie stamani dal Miur: è finalmente stata resa disponibile l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, presentata dal ministro dell’istruzione Stefania Giannini e dal sottosegretario Davide Faraone. Erano 20 anni che veniva richiesto questo strumento, che oggi ha reso nota una situazione tutt’altro che rosea. Dei 42.292 immobili censiti, oltre la metà -il 55% per la precisione -sono stati realizzati prima del 1976. Inoltre ben 8.450 risultano inattivi (in ristrutturazione, costruzione o dismessi) e 17 invece inattivi per motivi legati a calamità naturali. E’ la Lombardia ad ospitare il più alto numero di edifici scolastici (5.964) seguita dal Lazio (4.345) e dalla Sicilia (4.260). A quest’ultima, tuttavia, va il primato degli edifici inattivi: 2.580, ben oltre la metà del numero totale. Sul secondo gradino del podio di questa particolare classifica si attesta il Lazio con 1.922 strutture non operative. Infine, i 17 edifici inattivi per calamità naturali, 14 sono in Emilia Romagna e 3 in Abruzzo.
E’ per questo che il Governo ha stanziato 3 miliardi e mezzo per l’edilizia scolastica: “Il nostro Paese fa un passo enorme su quella che è la conoscenza reale dello stato degli edifici delle nostre scuole” ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
Da questo fondo, trecento milioni di euro– provenienti dall’Inail -sono stati immediatamente sbloccati per 30 nuovi edifici scolastici da realizzare in tutte le regioni d’Italia, almeno uno per regione. Il relativo decreto è stato firmato questa mattina dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini. Il provvedimento prevede unriparto delle risorse a livello regionale e un concorso di idee aperto a progettisti per individuare proposte per la realizzazione di scuole nuove, anche attraverso il coinvolgimento degli studenti. Il progetto, che si chiamerà ‘Scuola in chiaro‘, avrà come obiettivo quello di “realizzare scuole innovative dal punto di vista architettonico, della tecnologia, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale antisismica”. Le strutture scolastiche infine “dovranno essere caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio”. Da lunedì prossimo quindi sarà possibile accedere al sito del Miur per verificare, tra l’elenco delle scuole, la situazione di ogni edificio dal punto di vista dell’edilizia.
Ugo Cataluddi-Dire
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