E’ stato dichiarato lo stato di emergenza nella contea di Saint Louis, in Missori, dove si trova Ferguson, per “i recenti atti di violenza” scoppiati nelle ultime ore, a dispetto delle manifestazioni pacifiche per ricordare Michael Brown, il 18enne afroamericano disarmato ucciso un anno fa dalla polizia. Nelle ultime ore e’ salita la tensione, dopo che la polizia ha colpito con colpi di arma da fuoco due persone. La sparatoria e’ cominciata quando gli agenti hanno cercato di disperdere alcuni manifestanti che avevano cominciato a bloccare il traffico e a rompere le vetrine lungo una strada.
Lo scorso 9 agosto 2014, Michael Brown era stato colpito da un’agente di polizia, Darren Wilson, senza essere stato trovato in possesso di armi. Il giovane era sospettato – secondo la polizia locale – di un furto commesso pochi minuti prima, sebbene il contatto iniziale tra l’agente Wilson e Brown non fosse collegato alla rapina e il proprietario del negozio dal quale la vittima era uscito pochi minuti prima abbia confermato che Brown avesse acquistato dei sigari.
Nel frattempo, da un’altra parte degli Stati Uniti, arriva una nuova notizia di un giovane caduto per mano dei tutori dell’ordine. La polizia di Indianapolis ha ucciso un quindicenne, Andrew Green, che ha accelerato, invece di fermarsi, ad un posto di blocco. Lo riferisce il portavoce della polizia locale, Rick Riddle, secondo il quale il quindicenne aveva con se’ una pistola. Un parente di Green ha chiesto alle altre persone che erano sull’auto di fornire informazioni sulla sparatoria. Nessuno dei tre poliziotti ha infatti azionato la ‘body camera’.
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