Terranova trionfa al Palio del Barone AD 2015 di Tortoreto, Domenica 16 Agosto, conquistando il Drappo della Vittoria. Magno plauso et gaudio a li nobili madonne e messeri giunti a Turturitus per festeggiare le nozze di Rainaldo di Brunforte. L’Incendio della Torre, dopo tre ore sfavillanti di giuochi medievali, chiude il sipario sulla XV edizione del Palio del Barone Roberto AD 1234.
La più importante manifestazione culturale estiva della costa adriatica aprutina, nella spettacolare cornice medievale di Turturitus, è un Grande Evento spettacolare e suggestivo per la Regione Abruzzo, un unicum di assoluto prestigio storico-artistico, creato da Ennio Guercioni 15 anni fa, trasmesso a Valentina Iampieri, Presidente dell’Associazione Due Torri, destinato sia a unire le comunità e la storia di L’Aquila e Teramo, grazie al gemellaggio con la Perdonanza Celestiniana, sia a veder riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali il prestigioso titolo di Grande Evento Nazionale. In quanto “momento di straordinario coinvolgimento dell’Amministrazione nel promuovere e valorizzazione il patrimonio culturale sia a livello nazionale sia internazionale”, fondato per “avvicinare sempre più i cittadini ai monumenti, musei, opere d’arte, letterarie, musicali per riappropriarsi delle loro tradizioni e delle loro storia”. Alla presenza di oltre 2000 visitatori, turisti e residenti, vince il Drappo o Palio del Barone, dopo due anni, la contrada di Terranova. Lo scorso anno fu Terravecchia a laurearsi campione. Dunque, la settima vittoria in assoluto contro le otto conquistate da Terravecchia. Martedì 11 Agosto 2015, al Lido di Tortoreto, la serata inaugurale con la presentazione della XV edizione del Palio del Barone e la sfilata in abiti storici del corteggio guidato dal Barone (Luigi Ripani di Tortoreto), dalla Baronessa (Manuela Romani di Tortoreto, originaria di Ascoli Piceno) e da Eleonora Di Emidio (di San Benedetto del Tronto), la Gran Dama custode delle Chiavi della Città di Tortoreto. Accompagnati dallo squillo delle chiarine e dal suono dei tamburi, il lungo corteo sfila per le vie del lido da Piazza Matteotti, percorrendo Via Oberdan, Via Trieste, Lungomare Sirena con l’arrivo alla Rotonda Carducci per la solenne Benedizione del Drappo, impartita da Padre Gregorio, e la consegna dei doni della terra alla Chiesa, come ringraziamento al Signore. Il Drappo è il simbolo della vittoria, del prestigio e della supremazia. Ogni anno è originale in quanto realizzato da un artista sempre nuovo. Per la quindicesima edizione, il “Cencio” è stato creato da Sandro Cianni di Montefiore dell’Aso (AP). A seguire, l’annuncio del Notaio per annunciare al Popolo la grande festa di Domenica 16 Agosto 2015 a Tortoreto Paese, sempre nel segno di spettacoli medievali con trampolieri, giocolieri, fachiri di arte circense e gli sbandieratori provenienti dalle vicine Marche. Il raggiungimento del 15.mo anno consecutivo del Palio del Barone rappresenta un segnale importante di continuità e crescita. Per festeggiare al meglio questa felice “conservazione” della propria identità storica, i Tortoretani introducono la manifestazione integrativa preliminare denominata “Tutti i Colori del Palio”: tre serate, il 14-21-28 Luglio 2015, per valorizzare le tipicità storiche, artistiche, enogastronomiche e culturali del Comune di Tortoreto, e condurre idealmente il turista e lo spettatore lungo un percorso che lo conduca indietro nel tempo seguendo delle tappe, fino al gran finale del 16 Agosto, in attesa della felice attesa reintroduzione della favolosa Cena dei Nobili. Non solo. Tra le novità introdotte quest’anno, c’è l’apertura della Sala dei Drappi, in pieno centro storico, dove sono esposti i capolavori artistici realizzati nel corso delle varie edizioni del Palio, che raccontano la storia in fieri della manifestazione.
Consegnati i 14 premi della terza Lotteria del Palio del Barone, per l’autofinanziamento. Entrambe le squadre si sono sfidate in una vasta gamma di giochi medievali per conquistare l’ambito Cencio. La serata inizia con il corteggio storico dei 400 figuranti guidati dal Barone Roberto di Turturitus, accompagnato da armigeri, per l’incontro con gli imprenditori locali e il brindisi propiziatorio. Lunga Vita e Prosperità! La Baronessa e la Gran Dama, insieme alle ancelle, ai giullari di corte e alle damigelle, incantano il pubblico. Le delegazioni ospiti dei Palii storici di Castel di Luco, dell’Università fermana di Grottazzolina, di San Severino Marche, di Acquaviva Picena, della Quintana di Ascoli Piceno e di L’Aquila, aprono la via al Capitano del Popolo, il Sindaco di Tortoreto (Avv. Alessandra Lucia Richi) con la Giunta Comunale. Tutti rigorosamente in costume medievale nell’interpretazione dei Magistrati del Popolo. Nel corso della serata perfetta, con il contributo di giornalisti e teleoperatori che hanno ripreso in diretta le immagini sul maxischermo approntato nella parte alta del borgo, si sono alternati vari spettacoli di giocolieri, trampolieri e figuranti per inscenare epiche battaglie all’arma bianca. Per la prima volta la delegazione di Tortoreto il 28 Agosto 2013 partecipò alla Perdonanza Celestiniana aquilana, in segno di amicizia e fratellanza con il fiero Popolo di L’Aquila. Il Palio del Barone Roberto di Turturitus compie quindici anni, non è più un bambino. Un anniversario degno di nota dall’Anno Domini 1234 e destinato a passare alla storia dal momento che il Palio Del Barone è diventato un marchio registrato, una rievocazione storica che si riallaccia ad antiche tradizioni della vita cittadina di Tortoreto. Un Grande Evento che contribuisce a far rivivere in maniera piena i luoghi della memoria e dei valori medievali della famiglia naturale, della fede, del lavoro, della comunità, della solidarietà e delle tradizioni, per secoli il nostro più prezioso tesoro prima delle “favole” globalizzanti moderniste, terzomondiste e pauperistiche che non ci appartengono. Dovrà attendere chi spera nel tradizionale Banchetto storico enogastronomico con il Barone Roberto: in accordo con l’Amministrazione comunale di Tortoreto è stato deciso di cambiare formula attuando una collaborazione e un coinvolgimento con gli imprenditori locali, ma visto il momento di profonda crisi economico-finanziaria internazionale, l’Associazione culturale Due Torri, grazie al suo nuovo Presidente, Valentina Iampieri, si riserva di sviluppare la nuova formula in futuro. L’Evento si era aperto con il corteggio storico del Barone Roberto a Tortoreto Lido, l’11 Agosto. Per poi rivivere magnificamente, grazie all’infaticabile impegno dei figuranti in un tripudio di costumi d’epoca e di spettacoli, nella celebre Rievocazione nel Centro storico di Tortoreto alla presenza dei nobili e delle migliaia di appassionati. Tutto questo grazie al lavoro di Ennio Guercioni, ex Presidente dell’Associazione Due Torri, che per 12 anni ha direttamente organizzato una manifestazione di assoluto rilievo interregionale, legata ad antiche tradizioni storiche di Tortoreto, dell’Italia e dell’Europa. L’Evento oltre a riproporre spettacoli medievali è caratterizzato dalla sfida tra i due rioni storici: Terravecchia che ha come simbolo la tortora e Terranova che vanta l’emblema del corvo. I due “rivali” il 16 Agosto se le danno di santa ragione in una serie di giuochi storici (taglio del tronco, tiro alla stazza, conquista del pomo con le fauci et i denti boni, sfida del canape) per la conquista del Drappo della Vittoria che ogni anno viene istoriato, con una tecnica pittorica del tutto particolare, da un artista attraverso un bando di concorso promosso dal Comune di Tortoreto, dalla Provincia di Teramo e dalla Regione Abruzzo. Insieme, per la prima volta, all’Associazione Esercenti Operatori Turistici Tortoreto – Borgo Medievale. Durante il corteggio storico sul Lungomare Marconi di Tortoreto Lido, evento presentato da Paolo Sinibaldi, sono stati allestiti spettacoli di trampolieri, mangiafuochi e sbandieratori. Giovedì 16 Agosto, dalle ore 20:30, i cittadini di Tortoreto, i delegati dei Palii e dei gruppi storici ospiti, animano la manifestazione. Un classico dell’estate abruzzese. Al grande spettacolo del Palio, presentato dal dotto dicitore medievale Fabio Di Cocco, hanno preso parte diversi gruppi abruzzesi e marchigiani, tra cui i trampolieri e mangiafuoco e i fantastici sbandieratori e musici di Porta Solestà, già vincitori della Quintana di Ascoli Piceno. Mestieranti e mercanti hanno allietato le serate. Chiude il sipario sul Palio del Barone l’affascinante gioco di fuochi e colori dell’Incendio della Torre. Il Comune di Tortoreto, previdente come sempre, ha messo a disposizione un servizio di bus navette gratuito per collegare le località limitrofe al centro storico, con partenze scaglionate dal Lido. Quest’anno è stata annullata per la quarta volta consecutiva la celebre Cena dei Nobili (dovremo attendere l’edizione 2016, a Dio piacendo) per le evidenti ragioni congiunturali economico-finanziarie nazionali e internazionali, nel segno del risparmio e della spending review. “Non abbiamo voluto assolutamente sminuire il valore del Palio – rivela Valentina Iampieri, nuovo Presidente dell’Associazione Due Torri – preferendo tagliare una serata nel segno del risparmio, ma già dall’anno prossimo nutriamo la speranza di poter coinvolgere tutti gli esercenti di Tortoreto per arricchire una straordinaria Cena dei Nobili aperta a tutti”. Che la grande festa medievale sia di casa a Tortoreto, lo provano le centinaia di figuranti e volontari impegnati nell’edizione 2015: dame, cavalieri, trampolieri, falconieri, cortigiani, musici, sbandieratori e messeri alla corte del Barone Roberto di Turturitus, come nell’Anno Domini 1234, tra bracieri e fiaccole scintillanti. Hanno animato una XV edizione straordinariamente ricca nel segno dei valori antropologici e storici del Palio insignito del riconoscimento di Grande Evento del Comune di Tortoreto, per rivivere l’incontro tra i duchi d’Acquaviva e il Barone che parteggiava per l’imperatore Federico II di Svevia. Affascinante è la Storia del Palio. “Il personaggio tra i più famosi delle famiglie feudali del Teramano – scrive il professor Giuliano Rasicci – è senza dubbio Berardo da Tortoreto come attesta nel 1917 lo storico Francesco Savini di Teramo. Si presume che il Barone Roberto sia stato il fratello maggiore di Berardo. Dopo la morte del grande Federico II di Svevia, l’Italia meridionale fu dominata dalla Corte Angioina. L’Università di Tortoreto fu concessa come fondo al Vicerè Berardo eletto Giustiziere d’Abruzzo della corte di Carlo d’Angiò il 20 novembre 1269, dal fiume Salto al Pescara e poi della Sicilia citeriore ed ulteriore, succedendo prima ad Enrico di Molfetta e in seguito a Pietro di Lamannais. La fedeltà di Berardo, durante la rivolta dei Baroni, verso il sovrano angioino, fu premiata con la concessione del feudo di Tortoreto e di Controguerra. Ma la carica politica e la notorietà in tutto il Regno furono coronate con il matrimonio prestigioso del nobile tortoretano con la nobildonna Clemenza di Genitocastro in Calabria, ricca possidente. Quando il Barone di Simari e di Taverna, Bertrando di Malamorte, cercò di contrapporsi a Donna Clemenza, intervenne Carlo I d’Angiò a favore dei cittadini di Simari e Taverna. I feudi di Berardo divennero sette come attesta R. Filangieri con riferimento ai Registri della Cancelleria Angioina (Napoli, 1950), essendo stati inclusi Colonnella, Civita Tomacchiara, Varano, Poggio di Casanova, Torano. Dal 1269 al 1275 la carica di Giustiziere (Ministro delle Finanze) col titolo di Vicerè rimase salda nelle mani di Berardo. Che si era distinto come solerte esattore, anche con mezzi coercitivi, di ben 200.000 marchi d’argento riscossi per la dote della figlia di Carlo I, Isabella, promessa sposa al Duca Ladislao d’Ungheria. Solo in Sicilia – rivela il prof. Rasicci – furono esatti 25.000 once d’oro (750 Kg). Fu una vera estorsione che causò tanto malumore tra la popolazione e la media borghesia siciliana. Nonostante i privilegi concessi alla città di Palermo, la rivolta contro i Francesi scoppiò nel 1282: i Vespri Siciliani, a seguito dei quali gli Angioini dovettero lasciare la Sicilia e il meridione agli Aragonesi. In quegli anni le ordinanze di riscossione dei tributi erano inviate da Carlo I direttamente al suo Ministro Tortoretano fino al 1276. Ma improvvisamente il Vicerè Berardo morì. E, non avendo eredi diretti, i suoi feudi furono revocati dalla Regia Corte a favore del signorotto di Fermo, Aurelio de Agoto e de Curban. La lotta socio-politica impegnava già i nuovi partiti dei Guelfi e dei Ghibellini in tutta l’Italia”. Nella serata centrale della Rievocazione storica, il centro storico di Tortoreto si trasforma in uno splendido palcoscenico medievale.
“Mi pregio di invitarvi a partecipare tutti alla corte del Barone Roberto di Turturitus – dichiara il Sindaco – grazie all’infaticabile e tenace Valentina Iampieri dell’Associazione Due Torri ed ai volontari che ogni anno consentono con sacrificio e consolidata esperienza, la realizzazione di un Grande Evento culturale” che si fregia del plauso della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane. “Tradizione, folclore, religione e cultura sono beni immateriali essenziali, irrinunciabili e fondamentali che – fa notare il primo cittadino – da sempre vivono a Tortoreto ed Alba Adriatica in stretta sinergia e comunione, per la piena partecipazione di cittadini e turisti alla vita delle nostre comunità”. Naturalmente grazie agli sponsor istituzionali e privati che ogni anno rendono possibile la realizzazione di un Evento unico sulla costa adriatica abruzzese. La Rievocazione storica cresce e si arricchisce nel tempo per valorizzare il patrimonio culturale e tutti coloro che visitano l’affascinante borgo medievale. “Titolo di Grande Evento più che meritato” – spiega il Sindaco. L’Associazione Due Torri e il Comune di Tortoreto lanciano la sfida più importante: far capire il significato del Palio del Barone per superare la grave crisi economica che da anni attanaglia l’Italia e il mondo intero. “Ringrazio l’Assessore alla cultura e Valentina Iampieri per l’impegno profuso in una manifestazione storico-culturale preziosa e poiché sono il Sindaco di Tortoreto che ama stare in mezzo alla gente e non nel palazzo, il mio impegno vuole essere totale anche nel Palio del Barone”. Una festa autentica sul piano storico che incarna da quindici anni l’amore per la nostra Storia, per la vita democratica e per un sistema di valori ispirato alla persona ed alla comunità.
“Quindici edizioni confermano il successo di un Grande Evento a forte partecipazione popolare – prosegue il Sindaco – che dopo il giusto riconoscimento del Consiglio Comunale, punta sempre più in alto”. Iniziativa lodevole, meritoria, esemplare, unica sul territorio per la competenza dimostrata sul campo dagli organizzatori del Palio del Barone. La Rievocazione punta decisamente in alto nel panorama regionale (L’Aquila, la Regione Abruzzo). Perché la Cultura è il tesoro d’Italia. “È la nostra passione – confessa Valentina Iampieri – a fare il miracolo di una manifestazione di eccellenza che ogni anno si arricchisce di delegazioni ospiti, artisti, mercanti e mestieranti medievali che allietano ed animano il Palio del Barone e le vie del Centro storico. Ma le sorprese non mancheranno”. Dame e cavalieri, crociati, fachiri, giocolieri, falconieri, mangiafuoco, armigeri, figuranti, tamburini, pellegrini in Terra Santa, trampolieri e sbandieratori sono già i protagonisti del Prologo del Palio. Capitano del Popolo è il Sindaco che con la Giunta comunale apre il Corteggio storico per far rivivere i fasti dell’Anno Domini 1234. I costumi della sarta Anna Marini di Ascoli Piceno e la “dottrina” dell’attore Fabio Di Cocco di Guardiagrele, alla presenza di vari network televisivi, focalizzano l’attenzione del pubblico sulla festa medievale dedicata al vincitore della Lega Lombarda. Il Barone Roberto in occasione della visita del vicario dell’Imperatore Rinaldo di Brunforte e dama Forasteria alla baronia di Turturitus, volle celebrare l’evento insieme al Popolo. I numerosi giochi medievali sotto la Torre del Castello, fanno da cornice al tenzone tra i rioni storici per la conquista della supremazia. Alla mezzanotte, tra il 16 e il 17 Agosto, viene inscenato l’incantevole incendio della Torre dell’Orologio con i fuochi pirotecnici. La Rievocazione si riallaccia alla tradizione grazie alla partecipazione dei cavalieri di San Severino Marche e delle delegazioni dei Palii gemellati di Abruzzo, Umbria, Marche e Puglia. Lo spettacolo è assicurato. Entusiasta è il Presidente dell’Associazione culturale Due Torri, che insieme al suo qualificato staff riesce nell’impresa non facile di far crescere un Grande Evento storico finalizzato alla riscoperta degli antichi saperi, valori, sapori e tradizioni del popolo aprutino.
Il rispetto della memoria storica, della persona e delle proprie radici sono valori importanti nella società civile di ogni tempo, non un optional. Certamente è stata una XV edizione diversa dal solito per i tempi che corrono. Si è brindato pubblicamente alla nuova prosperità, alla fine della più grave crisi economica dalla Seconda Guerra Mondiale, a tempi migliori, di pace e di crescita. “Ogni anno apprezzo come la cittadinanza e l’Associazione Due Torri partecipano all’allestimento di questo Evento – osserva il Primo Cittadino – con la stessa passione, lo stesso fervore, trasportati da un senso di operosità e di accoglienza. I giorni che stiamo vivendo sono giorni di grande difficoltà dove anche le certezze più consolidate vacillano, ma non dobbiamo perdere la speranza e batterci per far emergere i veri valori della vita. Sono stati quindici anni intesi, importanti e valorizzanti per il borgo del centro storico e per Tortoreto tutta. A questo lungo percorso che ha rafforzato l’identità culturale di un’intera comunità e ha contribuito a rendere Tortoreto meta turistica, era opportuno dare una dimensione e un aspetto di proporzioni ancora maggiori nonostante il periodo di crisi che tutti stanno attraversando”. Come conferma la progettualità di Luglio nel percorso di avvicinamento al Palio del Barone con “pillole” di Storia. “Ad Agosto cittadinanza e ospiti assistono alla rievocazione medievale – spiega Arianna Del Sordo, Assessore alla Cultura – che riesce a coniugare il piacere e l’entusiasmo del momento agonistico con quello più intenso e profondo del momento storico. Sono stati 15 anni molto intensi e valorizzanti che hanno rafforzato l’identità culturale tortoretana”.
Il Palio del Barone è sicuramente da incorniciare. Mai come in questi mesi di lutti e distruzioni (sono scoppiate in Siria, Ucraina e in Iraq tre guerre civili sanguinose in nome di una presunta “Primavera democratica” alimentata dai Warlords a suon di attentati e bombe!) si sente il bisogno di stare insieme. È in nome della Pace che tornano a rivivere, nella suggestiva cornice medievale di Tortoreto, i fasti dell’Anno Domini 1234. È in nome di tutti gli Abruzzesi e i turisti ospiti che in verità cercano di trascorrere delle serate speciali da incorniciare e raccontare. Gli sponsor istituzionali e privati, grazie al successo che si rinnova ogni anno, credono al Palio del Barone Roberto, offrendo il loro contributo con grande passione e spirito di sacrificio. “La partecipazione al Palio della neonata Associazione Esercenti Operatori Turistici di Tortoreto – rileva il Sindaco Alessandra Lucia Richi – dimostra la consapevolezza e responsabilità degli imprenditori. Lo sforzo economico del privato è encomiabile, anche nella semplice diffusione dell’Evento. I momenti anticipatori di Luglio per connotare il borgo in tutta la stagione estiva con pillole di Palio per il turista itinerante, lo dimostrano ampiamente”. Prezioso, riconosciuto e decisivo è l’apporto dei volontari di Tortoreto e delle centinaia di figuranti che, negli abiti medievali cuciti dalla sarta Anna Marini di Ascoli Piceno e negli stivaletti realizzati appositamente per il Palio a Montegranaro, animano l’evento. A Tortoreto i nostri Amici ci riescono alla grande. Il Palio del Barone è un autentico Tesoro per tutta la costa adriatica aprutina. Non siamo di fronte alla solita rispettabilissima sagra enogastronomica di paese. Grazie al contributo di medievalisti scopriamo che a Tortoreto per la conquista del Drappo i due rioni storici Terranova e Terravecchia da sempre se ne sono date di santa ragione per poi festeggiare tutti insieme il Barone Roberto, il vicario dell’Imperatore Federico II, Rinaldo di Brunforte e la sposa Forasteria. In compagnia dei nobili messeri e delle affascinanti damigelle che l’Associazione Due Torri ogni anno si propone di far rivivere. In queste meravigliose serate i Nobili sono tutti gli invitati e gli ospiti del Barone Roberto. Fuochi d’artificio sempre nuovi e originali salutano le calde notti di mezza estate. L’Incendio della Torre vuole essere un rito propiziatorio per dare fuoco alla crisi economica che attanaglia il mondo. Ed allora, tutti alla corte del Barone Roberto di Turturitus, per apprezzare i valori dell’Abruzzesità, di ciò che funziona e vale la pena di proteggere e (far) vivere in prima persona a migliaia di turisti, deponendo le armi dell’oscurantismo, della rivalità, del nepotismo e dell’egoismo. Bracieri, fiaccole, musici, giullari, fachiri e danzatrici, falconieri, arcieri e delegazioni ospiti del Palio del Duca di Acquaviva Picena, del Palio della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, del Palio dei Castelli di San Severino Marche, di Castel di Luco di Acquasanta Terme, della Disfida di Barletta e del Gruppo storico di Guardiagrele, già animano una manifestazione a vocazione interregionale. Uno spettacolo unico in Abruzzo che da Tortoreto si proietta al mondo intero perché, come sempre, consente di gustare le raffinatezze e l’originalità della cultura italiana sulle melodie di musici che raccontano la nostra Storia. Al desco delle sontuose portate dei ristoranti locali, dame e cavalieri, armigeri, ancelle, giullari, fachiri e danzatrici, vivificano giochi e spettacoli sempre inediti e sfavillanti a forte vocazione internazionale. Abbiamo già conosciuto nel 2011 il gruppo di acrobati ed equilibristi degli Asante Kenya direttamente da Nairobi che hanno unito come per magia la tradizione tribale africana con il medioevo storico aprutino. Direttamente da Urbino, i mangiafuoco più incredibili di sempre. L’Università di Grattazzolina e gli sbandieratori di Porta Solestà da Ascoli Piceno. Messere Metellio diretto in Terrasanta con la sua schiava dopo la sosta della sua “fera” al caravanserraglio di Turturitus, meraviglia e stupisce gli ospiti con le sue esilaranti battute. Il Barone Roberto parteggia per l’imperatore Federico II nelle lotte tra il Papato e l’Impero. Quando l’imperatore sconfisse la Lega lombarda, assegnò al Barone Roberto un prigioniero da sorvegliare, il piacentino Omodeo Contanello, catturato da miliziani del Sacro Romano Impero e presente in ceppi tra i figuranti del corteggio storico, custodito nel castello e graziato a furor di Popolo dopo un’aspra battaglia tra scaramucce, giudizi e sentenze a colpi di vere spade scintillanti, tra Guelfi e Ghibellini. Il Giullare che prende in giro i nobili convenuti, restituisce al Palio del Barone il carattere filologico della festa medievale originale. Spettacolari sono state in passato le evoluzioni dei giovani falchi lanciati con grande maestria dai maestri falconieri di Macerata: la più giovane d’Italia, Agnese di anni 13 come il Palio del Barone, guidata dal papa Patrizio, con il suo falco Camille, ha incantato tutti. Padre, madre e figlia, un’intera famiglia, sono votati al “governo dei falchi”, un’arte antichissima per chi sa custodire questa nobile arte dei cieli nel pieno rispetto delle leggi di natura. Le loro magiche evoluzioni, coinvolgendo direttamente gli ospiti del Palio, meritano il trionfo assoluto! I rioni Terranova (rappresentato sul Drappo dalla tortora) e Terravecchia (corvo) rinnovano la disfida del 16 Agosto. Finalmente, in compagnia del gruppo storico della Perdonanza Celestiniana, pronti ad offrire la loro collaborazione e partecipazione, per risorgere insieme dalle ceneri della crisi economica come la mitica Fenice e per poter così celebrare i fasti della Contea Aprutina in un percorso storico-artistico inedito nel panorama delle rievocazioni medievali italiane, magari insieme ai Cavalieri Templari ed alla loro nobile Storia in difesa del Cristianesimo con la fondazione di tante chiese e abbazie dedicate alla Madre di Dio. “Ringrazio tutti – dichiara Valentina Iampieri, Presidente dell’Associazione Due Torri – e saluto con particolare gratitudine ed affetto tutti coloro che, sensibili a questa nostra manifestazione del Palio del Barone, ci permettono di realizzare e concretizzare con il proprio sostegno questo progetto che guarda al futuro. Desidero ringraziare, nonostante il momento delicato, quanti ci hanno sostenuto anche quest’anno. In primis il Sindaco Alessandra Richi, l’Assessore alla cultura Arianna Del Sordo, la Giunta Comunale, l’Amministrazione comunale, gli sponsor, ma un ringraziamento particolare a tutto il Direttivo e a tutti i soci dell’Associazione Due Torri per la loro costante presenza, vicinanza e il loro assiduo impegno. Un grazie a coloro che interpretano i personaggi del Barone e della Baronessa ovvero Luigi Ripani e Manuela Romani e alla Gran Dama delle Chiavi, Eleonora Di Emidio. Siamo un gruppo che si muove di comune accordo, in armonia, con serenità e trasparenza e con una gestione collegiale dove tutti partecipano”. Certo non è facile parlare di Cultura. La Cultura – diceva qualcuno – non si mangia. “Noi attraverso la nostra dedizione siamo riusciti a rendere questa manifestazione come un appuntamento da non perdere, il tutto con lo spirito di volontariato e la passione che ci contraddistingue avendo come unico obiettivo la valorizzazione del nostro paese. Facciamo tutto questo unicamente senza alcuna finalità ma solo per il bene di Tortoreto e dei Tortoretani. Il Palio del Barone in questi anni è cresciuto e ne sono la dimostrazione i frequenti contatti e le numerose richieste di partecipazione di gruppi storici e delegazioni di Palii, che riceviamo da ogni parte d’Italia. Anche nel 2015 le serate sono state due perché in un momento certo non facile che stiamo vivendo abbiamo preferito tagliare una serata piuttosto che ridimensionare il Palio che è comunque importante e da ricordare. Altre organizzazioni hanno optato perché alcuni eventi diventassero biennali; noi abbiamo preferito lasciare la luce accesa, senza per nulla sminuire quello che in questi anni si è raggiunto”.
Un plauso meritatissimo è da indirizzare agli organizzatori, agli Italiani che risorgono dai disastri dei terremoti, ai giovani, ai volontari, a quanti rendono possibile questo evento culturale interregionale, per la rinascita morale, economica e culturale dell’Abruzzo. “Nel tempo della globalizzazione e della crisi economica – rivela il Sindaco – assume un senso fondamentale la cura delle proprie radici, dei valori e della motivazioni che costituiscono le virtù autentiche dei padri e che oggi rappresentano la base sulla quale poggia il presente e il futuro di qualsiasi comunità. Di qui la forza e la bellezza del Palio del Barone, un momento di socializzazione al quale partecipano tanti graditissimi spettatori con affetto e amicizia”. Grazie all’Associazione Due Torri la rievocazione storica è ormai saldamente incastonata nei cuori di tutti. In primis degli ospiti e dei turisti idealmente creati dal Sindaco, in una singolare investitura cavalleresca, “cittadini speciali di Tortoreto”. Per un Evento corale e sociale. Il Palio del Barone Roberto, nell’augurare a tutti i propri voti augurali di felicità e prosperità, ha certamente i numeri giusti per crescere nell’internazionalità, tra tradizione, equilibrio, arte, buongusto, fantasia, innovazione, professionalità e storia. I gruppi-spettacolo sono la nota dominante di un qualificante Grande Evento culturale unico in Abruzzo, di esempio per tutti. Preludio di tutti questi risultati di successo, è l’organizzazione perfetta, oserei dire svizzera, nella cura di ogni particolare e dettaglio, anche nella scelta delle musiche medievali per intrattenere il pubblico, tratte da celebri colonne sonore di kolossal cinematografici. “La manifestazione di Luglio ha raccolto enormi consensi – osserva Valentina Iampieri – ed è riuscita nell’intento di animare il borgo grazie anche alla collaborazione degli operatori commerciali del centro storico. Siamo arrivati al quindicesimo anno consecutivo del Palio del Barone, che data la sua complessità, richiede un notevole impegno sotto tutti gli aspetti: materiale, logistico, organizzativo, finanziario e burocratico-amministrativo. Ho la consapevolezza di gestire un Grande Evento difficile e impegnativo, ma grazie al lavoro di squadra, insieme sia alla vice presidente Lidia Ciccarelli che alla segretaria Loredana Di Giampaolo e ad un gruppo che si muove di comune accordo, in armonia, con serenità e trasparenza, il compito è sicuramente meno complicato. Gli esperti economisti dicono che bisogna ripartire proprio dalla Cultura per far ripartire l’Economia e allora cerchiamo tutti insieme con determinazione di innalzare i fattori e gli ingredienti che compongono la nostra identità locale: storia, patrimonio artistico, turismo e cultura. Noi attraverso la nostra dedizione siamo riusciti a rendere questa manifestazione come un appuntamento da non perdere, il tutto con lo spirito di volontariato e la passione che ci contraddistingue avendo l’unico obiettivo la valorizzazione del nostro paese. Il Palio infatti costituisce non solo una tra le manifestazioni più rilevanti della città di Tortoreto, ma, uno degli eventi più importanti e più attesi del panorama regionale, dimostrato dai numeri e dal successo di pubblico. Il Palio del Barone in questi anni è cresciuto; ne sono la dimostrazione le numerose richieste di partecipazione di gruppi storici e di artisti che riceviamo da ogni parte d’Italia. Ogni anno Tortoreto ricorda importanti pagine della sua storia attraverso questa rievocazione storica del Tredicesimo Secolo che si riallaccia ad antiche tradizioni del passato. La visita alla Baronìa di Tortoreto del Vicario di Federico II inviato dall’Imperatore e i grandi festeggiamenti indetti per l’occasione dal Barone Roberto di Turturitus sono i momenti salienti che l’Associazione Due Torri, in collaborazione con gli Enti Istituzionali il Comune di Tortoreto, la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo, si propone di far rivivere in questo affascinante borgo medievale. Anche quest’anno, abbiamo cercato di preparare e allestire l’Evento senza per nulla sminuire quello che si è raggiunto in questi anni. Per predisporre un grande evento del genere occorre quasi un anno di dedizione, cura, preparazione, ricerca. Tante sono le novità: abbiamo inaugurato la Sala dei Drappi dove sono raccolti tutti i capolavori di 15 anni. Il ruolo della Gran Dama viene interpretato dalla bella Eleonora Di Emidio di San Benedetto del Tronto che ha vinto il concorso indetto dall’Associazione. Abbiamo gli sbandieratori di Ascoli Piceno che quest’anno hanno vinto il Palio della Quintana che si esibiscono in particolari evoluzioni e successivamente altri spettacoli medievali inediti dal Lazio, Toscana e Veneto. Domenica 16 Agosto, alle ore 20, è la serata del Palio, della sfida dei rioni storici Terravecchia e Terranova, le vie del centro storico sono animate fin dal pomeriggio da Arti e Mestieri di un tempo, prima dell’inizio del maestoso corteo storico medievale con circa 400 figuranti che coinvolge oltre al Sindaco, gli Assessori e anche alcuni Consiglieri Comunali che indossano preziosissimi costumi fedelmente riprodotti da dipinti e immagini dell’epoca. Una serata piena di magia, di fascino, di attrazioni. Tante sono le delegazioni ospiti provenienti da Marche e Abruzzo e artisti provenienti da più parti d’Italia che animano le feste a corte. Il nostro obiettivo rimane quello di coinvolgere ogni anno sempre più Tortoretani e ne sono la dimostrazione sia la presenza dei ragazzi del gruppo tamburi sia la partecipazione di alcune ragazze provenienti dalla Scuola di Danza Insieme di Zorayde Di Sante, che animano la serata con dei balletti medioevali. La presentazione della serata è affidata al direttore artistico della manifestazione nonché dicitore medievale Fabio Di Cocco. Prima dell’Incendio della Torre che conclude la serata, si svolge l’estrazione di una lotteria con ricchi premi. Un sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e al Pronto Intervento curato dalla Croce Bianca di Alba Adriatica con cui collaboriamo anche in altre occasioni. Grazie a Tutti”.
Il Palio del Barone AD 1234 stupisce e sorprende ogni anno decine di migliaia di persone che effettivamente rispondono numerosi grazie anche alla diffusione capillare dei media e dei social network. E tutto questo per riscoprire le nostre radici medievali, la nostra comunità, il nostro senso di appartenenza all’Italianità fin dalla fondazione dei Comuni, per contrastare e vincere la crisi (di credito, di fiducia e d’identità) economica e finanziaria mondiale della globalizzazione che rischia di precipitare miliardi di persone nell’abisso. Noi Italiani all’oscurità opponiamo gli sfavillanti valori autentici del credito nella Persona, cioè nell’Italia positiva che in Europa da sempre lavora e cresce sul territorio, forte del suo straordinario Patrimonio culturale pubblico di incommensurabile ricchezza che affonda le sue radici nel Cristianesimo. Un mondo da valorizzare e difendere, non svendere. La Porta Santa dell’Anno Della Misericordia si apre al mondo e Tortoreto partecipa. Ad Maiora. Summa Cum Laude!
© Nicola Facciolini
Lascia un commento