Dal 19 agosto al 6 settembre 2015 sarà possibile visitare la mostra “Zampognari mito dell’Abruzzo pastorale” presso il Rifugio della Rocca a Rocca Calascio, il bellissimo borgo sul Gran Sasso d’Italia che non è sopravvissuto al declino del mondo pastorale che per secoli ne caratterizzò economia e cultura. Gli ultimi abitanti lasciarono definitivamente il paese nell’anno 1956 seguendo le vie dell’emigrazione, come altri paesi abruzzesi, consegnando l’antico borgo al silenzio. Con il crollo della pastorizia scivolarono nell’oblio anche i pastori-musicisti, gli zampognari. L’esposizione è riproposta e ampliata rispetto all’evento dell’estate 2013.
La mostra, che ha il patrocino di Italia Nostra (sez. di Pescara), intende recuperare la storia secolare di questi singolari musicisti e ricostruire l’immenso patrimonio culturale che lasciarono in eredità soprattutto artisti, letterati e musicisti stranieri che visitarono l’Italia ai tempi del Grand Tour e che furono frequentemente ispirati da queste espressioni del mondo pastorale abruzzese. Un fenomeno ancora vivo in Europa come dimostra la mostra sull’Italia dei pittori romantici tedeschi e dei primi fotografi di fine Ottocento “Pathos und Idylle. Italien in Fotografie und Malerei”, in svolgimento presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera fino al 29 settembre. In questa mostra, come altre precedentemente allestite in varie città europee, non manca il tema degli zampognari o meglio dei pifferari, come venivano chiamati dai viaggiatori stranieri in Italia.
La mostra – progettata da Antonio Bini – è promossa dall’Associazione Zampogne d’Abruzzo che negli ultimi anni è impegnata nel favorire la diffusione dell’antico strumento e il recupero del disperso patrimonio musicale, anche attraverso la ripresa di rapporti di collaborazione con le espressioni culturali legate alla zampogna presenti nel basso Lazio e in Molise, aree in passato accomunate dalla transumanza. Lo scorso 7 luglio la banda dell’Associazione, composta da 24 elementi, è stata ospite dell’EXPO2015. Nella mostra sono presenti anche immagini delle prime escursioni del Touring Club Italiano sul Gran Sasso d’Italia.
L’inaugurazione della mostra avverrà mercoledì 19 agosto alle ore 16.30, con la presentazione del libro di Antonio Bini “Li chiamavano pifferari: zampognari mito dell’Abruzzo pastorale” – edito da D’Abruzzo-Menabò. Interverrà il maestro Michele A. Jocca, novantenne illustratore e appassionata memoria storica di Calascio e della sua Rocca, con le sue testimonianze della estinta comunità.
L’ingresso alla mostra, aperta dalle 10,00 alle 18,00 è libero.
Si ricorda che per il rilevante afflusso di turisti italiani e stranieri non è consentito durante il periodo estivo il transito delle auto dirette alla Rocca, raggiungibile mediante bus navetta o a piedi.
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