A sei anni, dal terremoto che lo ha pesantemente danneggiato, L’Aquila si prepara a riabbracciare il convento di San Giuliano, un altro dei simboli culturali e religiosi più rappresentativi della città. E si prepara a farlo in un anno importante per il convento, costruito nel 1415 e quindi esattamente 600 anni fa. Per celebrare l’importante ricorrenza l’associazione Aquilartes, in collaborazione con la Provincia dei frati minori d’Abruzzo e con le associazioni italiane dei Sordi e dei Ciechi, hanno organizzato un esposizione multisensoriale dal titolo I sensi dell’Arte e della Fede, che si svolgerà proprio a san giuliano dal 20, quando ci sarà l’inaugurazione, al 24 agosto prossimo, quindi anche in concomitanza con la perdonanza celestiniana. Un percorso di visita di grande valore artistico, con le opere, tra gli altri del Bedeschini e di Saturnino Gatti, all’insegna dell’accessibilità universale.
Ma l’importante evento culturale sarà anche l’occasione ufficiale per restituire in grande stile il convento alla città, visto che i lavori di restauro procedono in maniera spedita e dopo la riapertura della chiesina, già accessibile al pubblico da tempo per le celebrazioni religiose, ci si prepara a riaccogliere i frati all’interno delle mura del complesso di San Giuliano, con la prossima fine dei lavori di ristrutturazione del primo blocco del convento, quello simbolicamente più importante, perché si tratta della parte che volge lo sguardo verso il panorama cittadino ai suoi piedi. Un po’ più di tempo occorrerà invece per il restauro della parte che guarda alla montagna e per il museo di scienze naturali.
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