Il day after delle dimissioni del primo ministro greco Alexis Tsipras porta con sé le prime conseguenze di una decisione se vogliamo inattesa, che inevitabilmente cambia le carte in tavola in Grecia e in tutta Europa. Il paese ellenico a questo punto sembra avviato verso le elezioni anticipate, che dovrebbero svolgersi il prossimo 20 settembre. Questo sebbene la principale forza di opposizione, Nia Demokratia, abbia respinto fermamente l’eventualità, proponendo un governo di coalizione.
Le elezioni anticipate non dovrebbero comportare conseguenza per il programma di aiuti messo a punto dall’eurogruppo alla Grecia. Ad affermare ciò è Thomas Wieser, uno dei membri più influenti dell’Euro Working Group, il comitato in cui lavorano i cosiddetti sherpa dell’Eurogruppo. “No”, risponde a chi gli chiede se la decisione di Alexis Tsipras rischi di avere effetti sul pacchetto da 86 miliardi di euro, “in realtà si tratta di un passo atteso e per molti di un passaggio desiderato per definire una struttura più chiara nel governo della Grecia… In ottobre avremo un incontro per decidere un possibile alleggerimento del debito e dopo il voto di settembre auspichiamo che il programma faccia ulteriori progressi”.
Nel frattempo, dopo l’annuncio delle dimissioni del primo ministro Tsipras, la borsa di Atene apre poco mossa, in calo dello 0,2%. Dopo le prime contrattazioni l’indice di Atene arretra invece a -1%.
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