Alla fine la Macedonia ha aperto la frontiera ai profughi, prevalentemente siriani, che stanno arrivando massicciamente in Serbia. Sono tra i 6000 e gli 8000 i profughi accolti da ieri sera nel centro di accoglienza di Presevo, nel sud della Serbia. Lo rende noto Ahmet Halimi, segretario della croce rossa locale. I profughi, provenienti dal Medio Oriente per la gran parte siriani, sono entrati in Serbia dalla Macedonia, ammassandosi nel cittadina frontaliera Miratovac dove, secondo quanto riferisce la tv pubblica serba RTS, sono stati forniti loro cibo e un riparo dal tempo inclemente di queste ore. Da Miratovac, dopo essere stati rifocillati, gli immigrati vengono trasferiti in pullman nella vicina Presevo, dove la polizia consegna loro documenti di viaggio e li fa poi salire su altri bus, diretti verso il confine con l’Ungheria. Tra loro ci sono numerosi bambini e donne incinte.
“Abbiamo lavorato tutta la notta per accoglierli – ha detto Halimi – e continuano ad arrivare”. Giovedi’ la Macedonia aveva dichiarato lo stato di emergenza e aveva chiuso le sue frontiere meridionali. Dopo scene di disperazione e scontri le autorita’ di Skopje avevano annunciato l’autorizzazione di ingressi contingentati, ma ieri gli sbarramenti al confine erano crollati sotto la spinta della massa umana di profughi. Stamattina gli immigrati hanno continuato a transitare senza essere contrastati dalle forze di sicurezza macedoni.
Sempre stamane sono sbarcati nel porto ateniese del Pireo i quasi 2.500 immigrati raccolti dal traghetto “Eleftheros Venizelos” nelle isole greche dell’Egeo meridionale , dove erano giunti con imbarcazioni di fortuna dalla vicina Turchia. Secondo la Guardia Costiera greca si tratta complessivamente di 2.446 persone. L’agenzia greca Amna ha affermato che sono stati predisposti autobus per trasferire subito gli immigrati nelle piu’ vicine stazioni della metropolitana, da dove potranno raggiungere la stazione ferroviaria e prendere i treni per il confine con la Macedonia.
Intanto nella giornata di ieri sono stati salvati circa 4.400 migranti in 22 diverse operazioni di salvataggio. A fare il bilancio e’ stata oggi la Guardia Costiera che ha gestito le numerose richieste di soccorso pervenute alla sua Centrale operativa del ministero delle infrastrutture e dei trasporti a Roma. I profughi erano a bordo di gommoni e barconi in difficolta’, raggiunti al largo delle coste libiche.
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