“E’ senza dubbio positivo il dibattito che si è aperto sulle opportunità e i migliori modi di sostenere il settore culturale abruzzese”. Lo afferma il Consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci, secondo cui è necessario fare attenzione nella stesura di quelle che saranno le misure a sostegno degli enti culturali regionali, affinché non si creino confusioni che potrebbero portare a penalizzare alcune realtà. “Leggo negli ultimi giorni – continua Pietrucci – dell’intento di sottoporre il settore alla cura dell’efficienza e della produttività economica. Si organizzano tavoli per ascoltare le ragioni di tutti. Tutti intenti lodevoli, all’apparenza. Come dire di no all’efficienza e alla produttività? Come negare l’esigenza e la buona volontà di raccogliere le istanze di tante realtà, così diverse, eppure unite da lodevoli intenti e mission? Non vorrei, però, che il prodotto di questo dibattito, così come si va formando, sia una riforma del sistema di sostegno regionale alla cultura in cui si dia un poco a tutti, affidando il resto alle logiche del mercato”.
Per l’esponente della maggioranza, però, per alcune istituzioni o manifestazioni è molto difficile fare ricorso a interventi privati. E’ poi indispensabile verificare se le stesse abbiano dimensione locale, regionale o anche nazionale. “Non è forse giusto tenere conto di questo, al momento di stabilire i criteri di sostegno? – si chiede Pietrucci – non è forse giusto che l’istituzione regionale privilegi chi più concorre alla produzione di un indotto e di un patrimonio che non sia solo materiale, ma anche immateriale? L’Abruzzo soffre per la difficoltà di liberarsi dai localismi sfrenati, e credo che uno dei modi per cominciare a farlo sia quello di investire su ciò che è abruzzese prima di ogni altra cosa”.
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