Contro il “jet lag da vacanze” serve almeno una “giornata cuscinetto”, una sorta di ammortizzatore da porre tra la fine delle ferie e il ritorno al lavoro.
Insomma, e’ meglio trascorrere un giorno a casa prima di tornare alle incombenze quotidiane, per affrontare cosi’ in relax quelle piu’ strettamente personali o riguardanti la famiglia. E’ uno dei consigli di Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus, il quale ricorda come “le vacanze estive possano destabilizzare il ritmo sonno-veglia di una intera famiglia, determinando, al ritorno dalle ferie, seri problemi nella ripresa delle abitudini quotidiane”. Tuttavia, ricorda l’esperto, “alcuni stratagemmi possono aiutare a re-impostare l’orologio biologico per ottenere un sonno migliore fin dai primi giorni. E, quindi, avere un riposo davvero ristoratore e utile”.
Secondo Peverini, “il primo allarme e’ provocato dalla percezione del lunedi’, il giorno della settimana che spesso coincide con la ripresa di tutte le attivita’. Per moltissimi e’ una vera e propria chiamata alle armi. Un giorno che rischia di avere alle spalle una domenica-notte di ansia per il ritorno alla quotidianita’, al lavoro o a scuola, e che puo’ gia’ causare una seria insonnia”. Perche’ scontare cosi’ miseramente i benefici effetti di una bella estate? Lo specialista sottolinea che “un vero problema per i genitori e per i bambini e’ rappresentato da quanto le vacanze possano sovente modificare, e in maniera considerevole, le abitudini di riposo notturno ed l’orologio biologico individuale, con frequenti ‘sieste’ e divertenti notti, risvegli in tarda mattinata e pasti fuori orario che, una volta rientrati alla base, rendono poi estremamente difficile adeguarsi ad un risveglio alle sette del mattino per proiettarsi nella normale vita quotidiana”.
Peverini ha posto in evidenza come “il nostro organismo preferisca ritmo e prevedibilita’, in particolare per alimentazione e sonno. Le vacanze, invece, sono solo la versione accentuata di uno schema alterato per una uscita serale, condotto questa volta per giorni o settimane. Lontano anni luce, insomma, da una vacanza intesa come momento convenzionale per recuperare energie e sonno, nonostante il lusso di lunghi pisolini pomeridiani”. Lo specialista ha inoltre messo in guardia: “cambiare i nostri ritmi in questo modo, se appaga giustamente un bisogno di svago, in realta’ tende a lasciarci disorientati ed irritabili piu’ che riposati. Si determina una specie di ‘jet lag da vacanze’, che testimonia come l’orologio biologico si sia alterato fino a due – tre ore in avanti, come il passaggio ad un altro fuso orario”. Quali le conseguenze? Per l’esperto, “questo ‘sfasamento’, comporta anche una alterazione dei ritmi biologici dei principali ormoni che perdono la loro naturale sincronia. Si e’ esausti al mattino e formidabili la sera”.
Io di giorni cuscinetto ne prendo sempre due, torno il venerdì in modo da avere il week end per ambientarmi. E poi mi affido ad alcuni estratti naturali ( http://www.cristalfarma.it/it/prodotti/vagostabil.html ) di melissa e biancospino che servono a rilassarsi in modo da affontare il ritorno alla routin quotidiana con più serenità