Dopo le drammatiche giornate scorse, le borse mondiali tornano finalmente a respirare a pieni polmoni e a far registrare crescite importanti su scala generale. Ieri la borsa americana ha fatto segnare l’impennata più significativa dal 2011, con un guadagno di oltre 4 punti percentuali, le cui conseguenze positive sono ben visibili anche nella giornata di oggi. Trainate da Wall Street infatti, aprono in forte rialzo le borse europee. A sostenere gli acquisti è la prospettiva sempre più concreta che la Federal Reserve lasci i tassi di interesse invariati a settembre, come ammesso dal presidente della Fed di New York, William Dudley, dettosi ieri scettico sull’opportunità di un rialzo nel breve periodo.
Il Dax di Francoforte avanza del 2,61% a 10.259 punti, l’Ftse 100 di Londra sale del 2,07% a 6.103 punti, il Cac 40 di Parigi cresce del 2,25% a 4.602 punti, l’Ftse Mib di Milano guadagna l’1,64% a 21.823 punti.
A spingere avanti l’economia europea c’è anche il forte “sostegno” delle borse asiatiche, che dopo i crolli dei giorni scorsi, tornano a rivedere le stelle con guadagni consistenti, garantiti dalle misure messe in atto dalla banca centrale cinese, che ha immesso sul mercato circa 150 miliardi di Yuan. La borsa di Shanghai chiude con un rialzo del 5,4% in seguito a una forte accelerazione nell’ultima ora di scambi. La seduta era stata comunque piuttosto volatile, con una breve fase in ribasso. Anche Shenzhen, l’altra grande piazza della Cina continentale, termina la seduta con un progresso del 3,33% mentre Hong Kong si avvicina alla chiusura con un rialzo del 2,95%.
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