Il ministro della Giustizia del governo Renzi Andrea Orlando, annuncia, in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, che entro il 2015 è possibile arrivare all’approvazione definitiva della riforma delle intercettazioni telefoniche nell’ambito del processo penale. “Possiamo farcela ad approvare in via definitiva la riforma del processo penale attuando la delega sulle intercettazioni. Inizieremo a discuterne subito dopo il via libera della Camera”, ha affermato il guardasigilli, Andrea Orlando. Il ministro ha poi aggiunto che “i punti fermi restano tre: nessuna modifica alle intercettazioni come strumento investigativo; sì a tutte le modifiche possibili e necessarie ad impedire la diffusione di quelle che non hanno alcuna rilevazione penale; garanzia del diritto di cronaca”.
Il responsabile del dicastero della giustizia, ha poi commentato anche le vicende legate a Roma e alla questione di Mafia Capitale, salutando positivamente la decisione governativa di mettere a fianco del sindaco della Capitale Ignazio Marino anche il prefetto Franco Gabrielli ed il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone: “Non è una tutela ma un’assunzione di responsabilità. L’Italia e il Pd non possono permettersi un fallimento nel rilancio dell’azione capitolina. Marino colga fino in fondo questa opportunità e sciolga alcune contraddizioni”. Orlando, poi, in vista del Giubileo garantiscea che “ci sarà un rafforzamento” degli uffici giudiziari della Capitale, “con più personale amministrativo e più magistrati”.
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