Si ingigantisce sempre di più l’emergenza profughi che sta coinvolgendo in maniera diretta il nostro Paese. A dare un significativo segnale delle proporzioni dell’emergenza, un episodio verificatosi qualche giorno fa ad Ortona. Il porto della cittadina in provincia di Chieti è stato il teatro del primo sbarco sulle coste abruzzesi di profughi provenienti direttamente dall’Africa. A rendere nota la vicenda è l’edizione odierna del quotidiano Il Centro. Si tratta di cinque immigrati clandestini, tutti maggiorenni, tre di nazionalità ghanese e due ivoriani. I cinque uomini, alla disperata ricerca di una vita migliore nel nostro Paese, si erano nascosti a bordo del posatubi Crawler della compagnia ortonese Micoperi. Un’imbarcazione piuttosto grande, nella quale i cinque disperati si erano rifugiati, senza attirare l’attenzione dell’equipaggio finché uno dei motori non è andato in avaria.
Una volta “scoperti”, distrutti dalla pesantezza di un viaggio in incognito, nei locali più angusti dell’imbarcazione, i cinque profughi sono stati sistemati nelle cabine della Crawler, per poter ricevere assistenza e recuperare le forze, fino allo sbarco nel porto di Ortona. Sulla terraferma è stata attivata ovviamente la procedura standard che si applica in questi casi, con il coinvolgimento della prefettura e dei Carabinieri, che hanno svolto il ruolo della Polizia di Frontiera, procedendo all’identificazione dei cinque clandestini, dei quali sono state verificate accuratamente anche le condizioni di salute, rivelatesi buone.
I clandestini sono stati poi affidati alla prefettura di Chieti, che ora si occuperà delle pratiche finalizzate all’accoglienza e all’eventuale riconoscimento dello status di rifugiati politici. Sempre secondo quanto riporta Il Centro, i cinque profughi sarebbero in buone condizioni di salute ed al momento sono stati accolti nel centro di prima accoglienza di Schiavi d’Abruzzo.
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