“Procederemo immediatamente al ricorso davanti al Collegio di Garanzia del Coni chiedendo la riforma dell’ingiusta sentenza e l’urgente sospensione dei suoi effetti”. Non si arrende il Teramo Calcio, anche dopo il processo d’appello per la combine di Savona, che ha riformato la prima sentenza che aveva condannato la formazione abruzzese alla retrocessione in serie D, restituendo ai diavoli la Lega Pro con 6 punti di penalizzazione. A preannunciare il nuovo ricorso è l’avvocato del Teramo Calcio, Vincenzo Cerulli Irelli, deciso, con l’appoggio della società a dimostrare la totale infondatezza della responsabilità diretta contestata alla società ed al presidente Campitelli e a riconquistare così la storica Serie B, conquistata sul campo a Maggio dalla formazione teramana.
“La sentenza della Corte federale d’appello e’ profondamente ingiusta laddove conferma il coinvolgimento del presidente Luciano Campitelli nell’illecito sportivo e percio’ la responsabilita’ diretta della societa’ – prosegue il legale della societa’ biancorossa. L’estraneita’ del Presidente e’ stata dimostrata con solidi argomenti e non smentita da argomenti contrari. Ma la Corte ha ignorato completamente ogni argomentazione e ha ribadito la responsabilita’ diretta con l’intento di privare il Teramo calcio della serie B appena conquistata e aprendo le porte all’Ascoli che anziche’ vincere sul campo preferisce vincere con le carte bollate. Confidiamo nella giustizia e nella competenza del massimo organo sportivo indipendente e sovrano”.
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