Italia, Francia e Germania chiedono alla Ue di rivedere le regole europee in materia di asilo e di raggiungere l’obiettivo di una “equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo”; e insistono perche’ la loro proposta venga discussa venerdi’ alla riunione dei ministri degli Esteri della Ue. L’emergenza immigrazione torna dunque di prepotenza sul tavolo dei ministri degli Esteri Ue: la prima occasione “istituzionale”, nei giorni caldi della crisi in Ungheria e dopo i dati record sugli sbarchi dal Mediterraneo dell’estate, sara’ il Consiglio informale di venerdi’ e sabato a Lussemburgo.
Sara’ l’occasione, oltre che di discutere del documento proposto da Italia, Francia e Germania in cui si chiede una risposta forte e meccanismi condivisi e armonizzati su accoglienza e gestione dei rifugiati, anche di parlare dell’eventuale passaggio alla seconda fase, piu’ operativa nel contrasto al traffico di migranti: la missione navale Eunavfor Med, che potrebbe agire nelle acque internazionali secondo quanto proposto nei giorni scorsi dal comandante Enrico Credendino. Nella prima fase, avviata nelle scorse settimane, e’ stata avviata l’attivita’ di intelligence per individuare i trafficanti di esseri umani e il loro sistema.
Il documento sottoscritto dai ministri degli Esteri di Italia, Paolo Gentiloni, Germania, Frank-Walter Steinmeier e Francia, Laurent Fabius, chiede una forte risposta europea alla crisi: innanzitutto si chiede di rivedere contenuti e attuazione dell’attuale sistema di regole europee in materia di asilo, creato ormai 25 anni fa; poi i tre ministri insistono sull’obiettivo di un’equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo.
Caos diffuso. Intanto l’Italia ha fatto sapere che intensifichera’ i controlli di confine al valico del Brennero mentre fa discutere la decisione della polizia ceca di segnare i migranti in arrivo al confine con l’Austria con un numero scritto a pennarello sul braccio, per identificare il treno e il vagone. Resta tesa la situazione a Budapest, dove 2.000 migranti sono accampati davanti alla stazione centrale, dopo che e’ stato loro vietato di salire sui treni in partenza per Austria e Germania. La Provincia di Bolzano inoltre accogliera’ per qualche giorno – come misura temporanea per permettere alla Baviera di riorganizzarsi e fronteggiare l’emergenza contingente – un numero di profughi stimati tra i 300 e i 400.
La Germania si prepara a cambiare la Costituzione in modo da rendere piu’ veloce e gestibile l’emergenza migranti. “Dovremo adattare tutto al cambiamenti: scuola, polizia, edilizia, alimentazione, sistema sanitario, tutto!”, ha esclamato il ministro dell’Interno tedesco, Thomas De Maiziere, in un’intervista al settimanale Zeit. “Parlo anche di cambiamenti alla Costituzione -ha aggiunto- e questo va fatto molto rapidamente, nel giro di qualche settimana”.
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