La ‘regina silenziosa’ si appresta a battere ogni record e a diventare la monarca britannica rimasta piu’ a lungo sul trono: domani e’ il grande giorno per Elisabetta II che celebrera’ il primato con un profilo basso, in linea con il suo stile. ‘Lizzie’ ha deciso di evitare cerimonie sfarzose e ha in programma di inaugurare, come se fosse un giorno qualsiasi, una nuova linea ferroviaria scozzese.
Del resto anche la regina Vittoria, sua bisnonna, non volle celebrazioni quando stabili’ il precedente record di 63 anni e 216 giorni sul trono. La Casa reale, comunque, ricorda che ci sara’ tanto tempo per festeggiare questa nuova impresa di Elisabetta, magari l’anno prossimo, per il suo 90esimo compleanno. Per la sovrana, che ha visto passare il suo reame da essere un impero che copriva mezzo mondo a un’isola con qualche paradiso fiscale come possedimento, questi quasi 64 anni di potere sono stati del resto sempre caratterizzati dal silenzio, dai modi posati e dall’understatement.
“Il silenzio regala alla regina un primato morale titanico”, titolava solo pochi giorni fa il Daily Telegraph, il quotidiano che forse in questi anni piu’ ha interpretato gli umori di Buckingham Palace. Perche’ Elisabetta, pur condividendo il record con Victoria, e’ completamente diversa dalla sua sanguigna bisnonna, colei che porto’ l’impero alla sua massima potenza. Con il suo carattere dimesso ma allo stesso tempo deciso, con la sua nota frugalita’ e modestia, e’ riuscita a traghettare il Regno Unito verso la modernita’, facendogli mantenere tuttavia quell’aria di tradizione che tanto piace ai quasi 25 milioni di turisti di tutto il mondo che ogni anno affollano Londra.
Elisabetta divento’ regina a 25 anni, alla morte di re Giorgio VI, venuto a mancare il 6 febbraio del 1952, e fu incoronata piu’ di un anno dopo, nell’abbazia di Westminster, il 2 giugno del 1953.
Da allora il mondo e’ cambiato parecchio ma lei e’ sempre la stessa di quei giorni: un ‘bastione di moralita” per un Paese scosso da profonde rivoluzioni negli ultimi decenni, rivoluzioni sociali, culturali e di costume.
E, non a caso, Elisabetta non viene contestata da alcun politico britannico e trova poca opposizione anche nella gente comune. Anche chi vorrebbe la fine della monarchia – soprattutto perche’ pensa che gli eredi e Carlo in testa non siano degni della grande storia dei Windsor – e’ certo che Elisabetta II deve finire il suo compito. “God Save the Queen”, lunga vita alla regina, quindi.
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