S&P stanga il Brasile. I titoli ora sono spazzatura

Standard and Poor’s infligge un durissimo colpo al Brasile e ai suoi attuali vertici politici, guidati dal presidente Dilma Rousseff (nella foto), declassando i titoli del debito a livello “spazzatura” (junk bond). S&P ha portato il rating brasiliano a BB+ con outlook negativo (che apre la strada possible ulteriori declassamenti) da BBB-. Quest’ultimo livello per S&P […]

Standard and Poor’s infligge un durissimo colpo al Brasile e ai suoi attuali vertici politici, guidati dal presidente Dilma Rousseff (nella foto), declassando i titoli del debito a livello “spazzatura” (junk bond). S&P ha portato il rating brasiliano a BB+ con outlook negativo (che apre la strada possible ulteriori declassamenti) da BBB-. Quest’ultimo livello per S&P e’ la soglia minima per considerare un titolo “investement grade”, ossia ancora “affidabile” dal punto di vista di un investitore istituzionale. Il ‘voto’ BB+ fa entrare i titoli di Brasilia nella classificazione “speculative grade”, in cui il loro eventuale acquisto e’ da considerarsi un azzardo.

L’economia di quella che fino a qualche anno fa era la prima lettera dell’acronimo ‘Brics’ (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), ossia i Paesi le cui economie ‘tiravano’ piu’ del resto del mondo, si trova in profonda crisi. Da ultimo anche per gli scandali politici, a partire da quello che vede protagonista il colosso petrolifero di Stato, Petrobras, che ha distribuito miliardi di dollari di mazzette al Partito dei Lavoratori, la formazione dell’ex presidente Inacio Lula da Sialv e l’attuale, Dilma Rousseff, ex presidente del cda di Petrobras.

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