Lavoro: in Italia si cerca tramite amici e parenti

Viviamo nell’epoca dell’iper-connessione degli individui, nella quale qualsiasi tipo di servizio è fruibile stando comodamente seduti davanti al computer di casa. Fare soldi, lavorare e cercare occupazione prima era un’impresa ardua, che passava attraverso uffici di collocamento e burocrazia, ma che ora grazie all’avvento di internet e alle sue potenzialità è diventata molto più semplice, […]

Viviamo nell’epoca dell’iper-connessione degli individui, nella quale qualsiasi tipo di servizio è fruibile stando comodamente seduti davanti al computer di casa. Fare soldi, lavorare e cercare occupazione prima era un’impresa ardua, che passava attraverso uffici di collocamento e burocrazia, ma che ora grazie all’avvento di internet e alle sue potenzialità è diventata molto più semplice, almeno per quel che riguarda la fase della ricerca.

E pure gli italiani, bravo popolo da sempre attaccato alle tradizione, sembra non prendere troppo in considerazione il progresso e per la ricerca di un’occupazione continua a rivolgersi quasi esclusivamente a canali molto vintage come amici e parenti. Secondo l’Istat infatti, quasi nove italiani su 10, l’89%, affida le proprie speranze di trovare un posto di lavoro a canali informali, che possono essere amicizie, parentele o conoscenze importanti, capaci di aprire le porte verso un futuro professionale migliore. Il dato fa addirittura registrare una crescita rispetto alla rilevazione precedente, riferita al secondo trimestre del 2014, con un incremento di 2,3 punti percentuali. Un valore medio, che diventa ancora più alto quando l’analisi si sofferma su persone in cerca di lavoro con un età più avanzata ed un basso livello di istruzione.

I laureati, fortunatamente, sembrano restii a questi metodi di ricerca lontani dall’epoca del progresso sfrenato che stiamo vivendo e si affidano a modalità più moderne quali l’invio del curriculum alle aziende che dispongono di canali telematici dedicati proprio al reclutamento dei nuovi lavoratori, anche attraverso l’autocandidatura degli stessi.

 

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