Svolta potenzialmente importante nella lotta contro l’Aids e soprattutto contro la diffusione del virus Hiv in Francia. Nelle farmacie francesi infatti, è da qualche giorno in vendita un test, che permette una verifica fai da te, della serio positività. Un test che rappresenta una significativa vittoria per le numerose associazioni, impegnate nella sensibilizzazione sui rischi da Hiv. Secondo queste organizzazioni infatti, soltanto in Francia sarebbero almeno 30.000 i serio positivi inconsapevoli della loro malattia e che per questo rischiano di contagiare altre persone.
Secondo uno studio apparso su PLOS medicine, il test HIVST (ovvero HIV self testing), è uno strumento sicuro ed affidabile, che può rappresentare un’arma importante nella guerra contro l’epidemia di AIDS. Un test che potrebbe avere un ruolo importante non soltanto nei paesi occidentali, ma anche e soprattutto in Africa, zona del mondo dove l’HIV è più diffusa, ma anche dove le persone si controllano meno. Soltanto la metà degli abitanti dell’Africa Subsahariana affetti dal virus, sarebbe infatti a conoscenza del proprio status.
“Il self test potrebbe avere un impatto duraturo sulla copertura del test HIV e cura in Africa, soprattutto per gli uomini e gli adolescenti”, ha spiegato la dottoressa Liz Corbett della London School di igiene e medicina tropicale, autrice insieme alla sua equipe di uno studio prospettico sull’efficacia del metodo, in una comunità di soggetti sieropositivi a Blantyre, nel Malawi. Grazie allo studio, oltre 1.200 persone hanno scoperto la propria siero positività.
L’affidabilità del test è garantita, se questo viene effettuato almeno tre mesi dopo un rapporto a rischio. Negli Stati Uniti, il self test è già in vendita da tre anni e fino a questo momento non ha causato una concretizzazione di quei rischi che molti esperti pensavano potessero ricollegarsi alla sua messa in commercio. Ovvero quelli che la scoperta “fai da te”, di avere, ad esempio, un partner siero positivo, potesse sfociare in episodi di violenza, oppure che la consapevolezza di essere affetti dal tremendo virus, potesse spingere le vittime al suicidio, senza l’adeguata assistenza di un esperto nel momento della scoperta.
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