Uno dei fenomeni sociali più interessanti del post terremoto del 2009, è stata sicuramente la “diaspora” di aquilani, che in seguito al sisma hanno deciso di abbandonare la città per spostarsi al di fuori delle mura di questa, nei paesi della provincia, che con la loro ampia campagna e l’enorme potenziale di sviluppo li hanno accolti a braccia aperte. I numerosi trasferimenti però hanno messo a dura prova i comuni, che hanno dovuto fare i conti con un aumento demografico avente carattere definitivo, perché molte famiglie, soprattutto quelle più giovani, hanno deciso di spostarsi definitivamente in “provincia”, perché in quei luoghi riuscivano ad immaginare meglio il futuro loro, e soprattutto quello dei figli.
Uno dei Comuni che è stato maggiormente invaso dall’emigrazione degli aquilani è stato sicuramente quello di Scoppito, a Est dell’Aquila. In pochissimi anni, la popolazione è aumentato da quota 2-3000 abitanti, fino a raggiungere ultimamente cifre molto vicine a quota 5000. Una crescita di questo livello necessita ovviamente una reazione altrettanto importante, con infrastrutture e servizi di cui un tempo si poteva fare a meno, che diventano improvvisamente necessarie. Proprio la profonda trasformazione che ha subito il territorio di Scoppito, con il clamoroso aumento di abitanti, ha spinto il Cipe (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) a dare il via libera al finanziamento di 2,1 milioni di euro per la costruzione di una nuova scuola onnicomprensiva, con l’obiettivo di unificare i quattro istituti dell’infanzia e primari, fino ad oggi dislocati sul territorio del Comune di Scoppito.
Una grande vittoria per il Sindaco Marco Giusti, per l’ufficio per la ricostruzione comunale e per la Regione, che ha appoggiato fin da subito il progetto, come dimostra la presenza del consigliere regionale di maggioranza Pierpaolo Pietrucci, nella conferenza stampa di ieri, nel corso della quale la notizia del finanziamento è stata resa nota. Ora si attende la delibera definitiva, prevista per novembre, per ultimare il progetto e procedere all’avvio dei lavori, prevista entro i sei mesi successivi alla delibera stessa. La durata dei lavori invece, è stata quantificata intorno ai 18-24 mesi.
Un progetto provvisorio già c’è e posiziona la nuova scuola in prossimità degli impianti sportivi dove gioca le sue partite casalinghe la squadra locale dell’Amiternina, ma il sindaco Marco Giusti, raggiunto dai microfoni di tiKotv, ha precisato la volontà, sua e della giunta, di fare in modo che il progetto finale sia il risultato di una “progettazione partecipata”, che prenda in considerazione tutte le voci dei “dirigenti, docenti ed anche di semplici cittadini che vogliano dire la loro”, perché per il Comune di Scoppito, quest’opera, ormai non più rinviabile, “ha portata storica” e tutti sono chiamati a dire la loro.
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