Si è svolto ieri, nella sede della Prefettura, all’Aquila, un incontro alla presenza della proprietà della Olicar e delle organizzazioni sindacali per esperire il tentativo di raffreddamento della procedura aperta nei confronti della società che gestisce l’appalto di manutenzione in tutti i presìdi ospedalieri della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. 90 i lavoratori coinvolti nella vertenza, che operano su tutto il territorio provinciale.
“La Olicar”, spiegano Gino Mattuccilli e Antonello Tangredi, segretari Fim-Cisl della provincia dell’Aquila, “è investita da una crisi finanziaria pesante, che non consente all’azienda di far fronte al regolare pagamento degli stipendi. A settembre i lavoratori hanno ricevuto in busta paga solo un acconto di 350 euro, relativo alla mensilità di agosto; i vertici aziendali hanno paventato, in sede di confronto in Prefettura, criticità anche per lo stipendio di settembre”. I sindacati spiegano che “molti dei lavotarori della Olicar sono monoreddito e necessitano di un regolare introito mensile. Abbiamo stabilito”, annunciano Mattuccilli e Tangredi, “di avviare un’azione di lotta con un primo incontro in Prefettura, che non ha sciolto tutti i dubbi. Dall’1 ottobre avvieremo una serie di assemblee con i dipendenti della Olicar impiegati negli ospedali dell’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, per decidere le azioni da intraprendere, non escluso il ricorso allo sciopero”. La Olicar è subentrata a gennaio 2013 a un gruppo di società che gestivano la manutenzione negli ospedali della Asl aquilana, “ma da subito sono emerse le prime difficoltà”, conclude la Fim-Cisl, “con ritardi nel pagamento degli stipendi e la cancellazione, quest’anno, dal premio di risultato”.
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